A cura della Redazione

Una settimana di guerra. Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, sono stati uccisi 2mila civili ucraini, distrutte dozzine di edifici, scuole, ospedali, asili, infrastrutture strategiche. A riferirlo è il Servizio di Emergenza Statale ucraino.

I soccorritori hanno salvato 150 persone e spento 400 incendi. Durante queste ultime operazioni, in 10 hanno perso la vita.

Particolarmente drammatica è la situazione a Kharkiv, dove i cittadini riferiscono di esplosioni nel centro città, nelle aree residenziali e nei pressi dell'aeroporto. Armi puntate anche contro l'edificio che ospita il Consiglio comunale locale che, però, hanno colpito un'altra struttura nelle vicinanze. 

Combattimenti si segnalano anche a Voznesensk (regione Mykolaivv), con esplosioni di colpi di artiglieria pesante. Nelle vicinanze è situata una centrale nucleare. 

A Severdonetsk è stato bombardato un asilo nido, 10 le persone intrappolate nel seminterrato, 8 sono bambini. Soccorritori al lavoro per salvarli.

La città di Mariupol, sul mare d'Azov, è ormai sotto assedio da 14 ore. Il sindaco riferisce che non c'è più acqua. Al momento si registrano oltre 40 feriti ma la situazione potrebbe precipitare ben presto.

A Korosten è stata colpita la torre TV, trasmissioni interrotte. Si registrano 4 morti e 5 feriti