A cura della Redazione

La centrale nucleare di Zaporizhzhya in Ucraina, attaccata lo scorso 4 marzo, sarebbe sotto il controllo russo. Il governo ucraino, tramite il ministro dell'Energia, denuncia che il personale del sito «è stato torturato dagli occupanti russi ed è stato anche costretto a filmare falsi videomessaggi ai fini della propaganda russa». 

Kiev riferisce inoltre, riportando fonti dell'agenzia stampa Reuters, che i sistemi di monitoraggio della centrale nucleare di Chernobyl hanno smesso di trasmettere dati all'AIEA (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica). Dall'Ufficio della Presidenza ucraina fanno sapere che "la perdita di collegamento della centrale occupata di Chernobyl con i sistemi di monitoraggio dell'AIEA rappresenta una pericolosa situazione di minaccia per la sicurezza nucleare in Europa".

"Durante l'operazione speciale in Ucraina, è stato preso il controllo sulle centrali nucleari di Chernobyl e Zaporizhzhya", lo dichiara la portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo. "Questo è stato fatto - si legge ancora nel post su Twitter - esclusivamente per prevenire qualsiasi tentativo di inscenare provocazioni nucleari, rischio che ovviamente esiste".

Intanto, Mosca pubblica documenti riservati, acquisiti dal Ministero della Difesa russo, nei quali si evincerebbe che il governo ucraino avrebbe predisposto, già nel gennaio scorso, una offensiva nel Donbass che avrebbe dovuto tenersi nel marzo 2022. La Russia accusa anche l'Ucraina di aver elaborato un programma di sviluppo di un programma biologico militare con il finanziamento degli Stati Uniti.

Sul versante dei profughi, Kiev continua a denunciare l'impossibilità di dar seguito ai corridoi umanitari a Mariupol. Le forze armate ucraine riferiscono che i convogli sono sotto tiro dei sistemi di artiglieria russi.

Purtroppo ci sono altri morti tra i civili. Nella giornata di ieri, hanno perso la vita due persone, tra cui un bambino di 7 anni, la cui abitazione nel Donets, regione di Kharkiv, è stata colpita da un missile russo. A riferirlo è il Servizio di Emergenza Statale ucraino.

A Kharkiv, fino a ieri, si registravano 170 vittime, 5 delle quali bambini. 

Dieci, invece, le persone uccise e nove ferite in un pesante bombardamento da parte dell'esercito russo a Severodonetsk.

Sarebbero - secondo il governo ucraino - oltre 12mila i soldati russi uccisi nel corso dei combattimenti in appena due sttimane. Abbattuti 49 aerei , 81 elicotteri, 1.070 veicoli corazzati, 56 sistemi missilistici, 3 navi militari distrutti dalle forze armate ucraine.

Situazione critica a Chernihiv dove 2/3 dei cittadini sono rimasti senza riscaldamento e acqua calda. Il sindaco riferisce di 60 vittime e 400 feriti durante gli attacchi russi.