A cura della Redazione

Ventottesimo giorno di guerra in Ucraina. I russi hanno bombardato un ponte a Chernihiv sul fiume Desna, a nord-est della capitale. L'infrastruttura collegava la città a Kiev ed era utilizzata per le evacuazioni dei civili e il transito di aiuti umanitari. Sempre a Chernihiv, da domani, 24 marzo, verrà razionata l'acqua: non più di 10 litri a persona. La misura - spiega la società del servizio idrico locale, si è resa necessaria a causa del danneggiamento di gran parte delle stazioni di pompaggio.

Kiev viene ancora colpita dalle truppe russe: nei distretti di Svyatoshynskiy e Shevchenkivskiy sono stati danneggiati diversi edifici residenziali ed un centro commerciale.

Il Kiev Indipendent, citando il Consiglio comunale di Bucha, riferisce che l'esercito ucraino avrebbe circondato le zone di Bucha, Irpin e Hostomel e l'esercito russo sarebbe dunque accerchiato nel nord ovest della capitale.

Il sindaco di Irpin, citato sempre dal Kiev Indipendent, denuncia l'utilizzo di bombe al fosforo bianco, vietate dalla Convenzione di Ginevra (armi proibite).

Secondo Kiev, sarebbero 121 i bambini morti dall'inizio del conflitto. A Rubizhne, regione di Lugansk, sarebbero 2 i bambini uccisi in un bombardamento che ha distrutto una palazzina, 3 in tutto le vittime.

Il presidente Zelensky, rivolgendosi all'Assemblea Nazionale francese in videoconferenza, ha accusato Mosca di lanciare bombe e missili sugli ospedali. Ha poi detto che l'assedio di Mariupol, nel sud del Paese, è brutale, come si faceva nel Medioevo.

La Procura Generale dell'Ucraina ha incrimnato, per la prima volta, un soldato russo per crimini di guerra, accusandolo di aver violentato una donna a Kiev.

Intanto, il presidente russo, Vladimir Putin, ha dato ordine di accettare i pagamenti di gas e petrolio solo in rubli e non più in dollari ed euro.