A cura della Redazione

Misure cautelari per 31 persone indagate nell'ambito di una inchiesta della DDA di Milano per traffico internazionale di droga e riciclaggio di opere d'arte. Sono 21 i soggetti finiti in carcere, 3 vanno ai domiciliari e 7 sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

Gli arresti sono stati eseguiti dall'Unità Antidroga della Squadra Mobile meneghina sotto il coordinamento di Eurojust, l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale. Blitz in corso anche in Spagna, Olanda e Lituania ad opera delle autorità giudiziarie e delle forze di polizia locali. Fondamentali inoltre le informazioni raccolte dalle autorità francesi nel corso di due distinte operazioni antidroga.

Disvelati importanti collegamenti con trafficanti di stupefacenti sudamericani e il meccanismo attraverso cui venivano "ripuliti" i soldi derivanti dal narcotraffico. Ad Amsterdam, in Olanda, infatti è stata perquisita e sequestrata una galleria d'arte moderna che avrebbe emesso false fatture per riciclare il denaro sporco ricavato dalla droga e investirlo nell'acquisto di quadri e altre opere d'arte. I conti bancari presumibilmente utilizzati per il riciclaggio dei soldi sono stati congelati dalle autorità olandesi.

L'inchiesta partì nel settembre 2019 con l'individuazione di una cellula locale milanese dedita al traffico di stupefacenti, riconducibile a due imprenditori della ristorazione. Da qui, poi, si è giunti ad una più ampia rete di trafficanti - mai incontratisi di persona - che comunicavano attraverso messaggi crittografati utilizzando soprannomi ispirati a personaggi di fantasia. 

A capo dell’associazione - fa sapere la Polizia di Stato - è stato individuato un italiano, pregiudicato di 41 anni, titolare di una nota galleria d’arte ad Amsterdam, dove di fatto viveva. L’uomo, che nelle chat criptate utilizzava il nickname BANKSY, celebre artista di street art, intratteneva rapporti con vari narcotrafficanti legati ad associazioni di tipo mafioso e di elevata caratura criminale.

L'organizzazione criminale gestiva una moltitudine di operazioni di traffico di droga su vasta scala, avendo nei Paesi Bassi il suo punto di snodo. Cocaina, cannabis e ketamina venivano spedite infatti nei porti olandesi dall'America Latina. Poi successivamente la cocaina arrivava in Italia attraverso il trasporto su autoarticolati e vetture con scompartimenti nascosti. La ketamina proveniva dalla Lituania, sempre attraverso i Paesi Bassi. La Spagna invece veniva utilizzata come rotta commerciale per il contrabbando di cannabis dal Nord Africa.

Nel complesso, sono stati sequestrati circa 250mila euro in contanti e più di 150 chili di droghe. Nello specifico, l’attività investigativa conclusasi oggi aveva già portato all’arresto in flagranza di 24 persone, all’esecuzione di altre 14 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro di 36 chili di cocaina, 87 chili di hashish, 9 chili di marijuana, 32 chili di ketamina e 244mila euro circa.

(foto e video Polizia di Stato)