A cura della Redazione

Operazione antiterrorismo della Polizia di Stato a Genova. Gli agenti della DIGOS hanno arrestato, nella giornata di ieri, 14 cittadini pakistani legati al 27enne connazionale che il 25 settembre 2020, a Parigi, ha compiuto un attacco nei pressi della ex sede della rivista satirica Charlie Hebdo.

Le indagini sono state coordinata dalla Direzione Distrettuale Anitmafia e Antiterrorismo della Procura genovese e si sono avvalse del contributo degli uffici antiterrorismo di Spagna e Francia coordinati dall’ECTC- European Counter Terrorism Centre di Europol.

L’indchiesta ha preso piede quando, nell’aprile dello scorso anno, ha fatto rientro in Italia uno dei principali indagati che due mesi prima era stato arrestato nel Paese transalpino per porto in luogo pubblico di un grosso coltello.

Gli investigatori hanno documentato come l’uomo, sugli account Facebook, Tik Tok e su un canale YouTube, postava, con cadenza giornaliera, numerosi video mentre recitava testi inneggianti alla violenza o, mentre in compagnia di connazionali, in strada o all’interno di abitazioni, brandiva machete o coltelli di grandi dimensioni mimando insieme agli altri il taglio della gola.

Gli approfondimenti effettuati sui suoi profili social ha portato i poliziotti a svelare l’esistenza e l’operatività, in diverse province italiane e in alcuni Paesi europei, di una cellula terroristica riconducibile ad un più ampio gruppo di giovani pakistani, auto-denominatosi “Gruppo Gabar”, tutti appartenenti ai contatti diretti dell’attentatore di Parigi.