A cura della Redazione

Sono stati circa 150 gli obiettivi sotterranei, tunnel compresi, colpiti dall'aviazione israeliana la scorsa notte nel nord della Striscia Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati uccisi diversi terroristi.

La peggiore notte dall'inizio della guerra

Quella appena trascorsa è stata la "peggiore notte" dall'inizio della guerra per l'intensità dei bombardamenti. Lo hanno riferito ad Haaretz alcuni residenti della Striscia di Gaza, secondo i quali ci sono stati attacchi incessanti da parte delle forze armate israeliane nella parte orientale della città, dal campo profughi di Jabaliya a Bet Lahiya e Bet Hanun.

Sono stati circa 150 gli obiettivi sotterranei, tunnel compresi, colpiti dall'aviazione israeliana la scorsa notte nel nord della Striscia, ha fatto sapere un portavoce militare, secondo cui sono stati uccisi diversi terroristi. Da parte sua, l'Aeronautica Militare ha reso noto che "aerei da caccia guidati da precise informazioni di intelligence hanno ucciso la notte scorsa il capo della formazione aerea dell'organizzazione terroristica Hamas, Ezzam Abu Raffa", aggiungendo che era il "responsabile della gestione degli apparati Uav, dei droni, del rilevamento aereo, dei parapendii e della difesa aerea dell'organizzazione Hamas" e dunque "ha preso parte alla pianificazione e all'esecuzione del massacro omicida negli insediamenti intorno a Gaza il 7 ottobre". 

Israele, razzi da Libano, raid su infrastrutture Hezbollah

Ieri, i terroristi Hezbollah hanno tentato di lanciare razzi verso il territorio israeliano. I razzi sono caduti in Siria.

Nella notte i jet israeliani hanno risposto colpendo infrastrutture militari di Hezbollah in Libano.

Lo riferisce l'esercito israeliano.

Guerra Isralele Hamas: morti finora almeno 29 giornalisti

Almeno 29 giornalisti hanno perso la vita dal 7 ottobre scorso nella guerra tra Israele e Hamas.

E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), secondo cui "le ultime tre settimane sono state il periodo più sanguinoso degli ultimi decenni per i giornalisti che si occupavano dei conflitti.

Dei giornalisti uccisi, almeno 24 erano palestinesi, quattro erano israeliani e uno libanese .

Il Cpj ha inoltre affermato di essere "molto allarmato" dalle notizie di un blackout delle comunicazioni a Gaza: "Mentre i media perdono i contatti con le loro troupe e i giornalisti a Gaza, che testimoniano in modo indipendente per fornire informazioni sugli sviluppi e sul costo umano di questa guerra, il mondo sta perdendo una finestra sulla realtà di tutte le parti coinvolte in questo conflitto". (ANSA)