A cura della Redazione

E' salito sul tetto della facoltà di Filosofia dell'Università Carlo di Praga e ha iniziato a sparare all'impazzata uccidendo 14 persone e ferendone 25. Poi si è suicidato o, forse, è stato eliminato degli agenti accorsi.

David Kozak, 24 anni, ceco, studente della stessa università, poco prima della strage aveva ammazzato il padre nell'area di Kladno a una trentina di chilometri dalla capitale. "Non c'è alcuna indicazione che questo crimine abbia qualche collegamento con il terrorismo internazionale", ha affermato il ministro dell'Interno ceco Vit Rakusan cercando in qualche modo di rassicurare la gente scioccata da quella che politici e osservatori definiscono come la più grave tragedia della storia della Repubblica Ceca. E "scioccato" si è detto anche il presidente ceco Petr Pavel postando su X le sue condoglianze.

 La carneficina è iniziata in mattinata con il ritrovamento, alle 12.40, del corpo senza vita del padre nella sua casa a una trentina di chilometri da Praga. La polizia, in allarme, ha evacuato un edificio dell'università dove alle 14.00 quello che era ancora un sospettato sarebbe dovuto andare per una lezione. Ma Kozak ha beffato gli agenti andando in un altro edificio dove ha aperto il fuoco che ha provocato la strage. Sul terreno, 14 morti e 25 feriti una decina dei quali in gravi condizioni. Alle 15.20, ha raccontato il capo della polizia, è stato ritrovato il corpo dell'assassino sul cornicione dell'edificio. Non è chiaro se si sia suicidato o sia stato ucciso dagli agenti, al lavoro per dare un nome a tutte le vittime. (ANSA).