A cura della Redazione
Ressa agli sportelli dell’ufficio postale di Trecase. Il motivo? Centinaia di utenti, tutti residenti nel vicino comune di Boscotrecase, sono stati costretti a recarsi di persona nella sede dell’agenzia di via Vesuvio per recuperare la corrispondenza non recapitata. Un pellegrinaggio lento ed inesorabile ha creato non pochi disagi. I consumatori hanno, però, deciso di correre ai ripari contro l’eventualità di more e provvedimenti sanzionatori da parte degli enti che erogano i servizi è già sono scattate le prime iniziative di carattere legale per chiedere conto del disservizio. “Quello che sta accadendo – dice Lucia, insegnante di scuola media superiore – è assurdo, da ben tre settimane non mi arrivano le comunicazioni di lavoro, gli estratti conto ed i volumi che ho regolarmente acquistato per poter svolgere al meglio la mia attività”. Da quando i boscotrecasesi hanno scoperto di poter ritirare la corrispondenza direttamente agli sportelli l’affluenza all’ufficio si è quintuplicata, con le ripercussioni che si possono facilmente immaginare. Senza contare, poi, le liti per questioni di fila che sono, ormai, all’ordine del giorno. Alcuni clienti hanno sollevato anche un problema di privacy, in quanto gli impiegati consegnano la posta senza preventivamente accertarsi della identità della persona che hanno di fronte. Da Poste Italiane, intanto, giungono segnali rassicuranti: “nelle ultime settimane – spiegano dalla direzione - la distribuzione quotidiana della corrispondenza in 2 delle 8 zone di Trecase e Boscotrecase ha effettivamente subito un rallentamento determinato dal trasferimento dei rispettivi addetti al recapito. I nuovi portalettere hanno incontrato difficoltà per la sovrapposizione di più numeri civici. Poste Italiane si scusa con la clientela assicurando che nel giro di una settimana in queste due zone le code di lavorazione saranno completamente azzerate”. CALBO