A cura della Redazione
Non vi è oscurità tale da offuscare la luce della giustizia!
Allo stesso modo non vi è mano armata che possa arrestare il cammino dei giusti!
La comunità di Pompei ha fatto proprie queste certezze, innalzandole a punti cardinali per orientarsi nel proprio cammino. Un cammino che oggi vive una sua tappa fondamentale.
Non sono mancati momenti oscuri nel percorso istituzionale della Città ma la voglia di riscatto è stata tale da rendere quel periodo un flebile ricordo. Un ricordo che non dovrà mai cadere nelloblio affinché sia da monito a noi tutti ed alle generazioni future.
La Città di Pompei è culla di Cultura, Patrimonio dellUmanità, Città della Pace Universale tra i Popoli. Meta ogni anno di milioni di visitatori. Casa della Madre Celeste. Ma anche una città che ha da sempre riservato particolare attenzione e rispetto verso gli operatori di giustizia, verso gli uomini di buona volontà: dai magistrati alle forze dellordine, dalle associazioni vicine alle vittime della criminalità organizzata alle fondazioni custodi della memoria storica del nostro Paese.
La cerimonia odierna è frutto di un percorso che ci rende fieri, come fiera deve essere lintera Nazione innanzi al senso del dovere e dello Stato che hanno nutrito i magistrati FALCONE E BORSELLINO sino allatto più estremo: dedicare la loro stessa esistenza alla giustizia ed alla legalità.
Non li chiamerò eroi perché rispetterò un loro chiaro dettato: il Paese in cui si diventa eroi per aver compiuto fino in fondo il proprio dovere, è un Paese che ha ancora molta strada da fare. Che ha ancora un grande senso civico da costruire. E questo uno dei tanti insegnamenti che i due magistrati ci hanno lasciato in eredità. Così come, con il loro esempio, ci hanno fatto comprendere che il compiere fino in fondo il proprio dovere non deve essere vissuto e percepito come un dovere da parte dellindividuo, ma come un suo diritto! Di certo, unalta espressione di libertà.
Questa stele che custodirà i loro nomi, assieme al loro ricordo, è dedicata a tutti i figli di questa Nazione caduti nella lotta alla criminalità organizzata: ai magistrati, alle forze dellordine, agli uomini delle scorte; ai loro familiari, espressione più alta di amore incondizionato, pronti a rispettare e condividere la scelta di vita della persona amata sino al suo atto più estremo.
Prof.ssa Maria FALCONE è per la Città di Pompei motivo di orgoglio la Sua presenza assieme alla Dr.ssa Loredana INTROINI. Questoggi la FONDAZIONE GIOVANNI E FRANCESCA FALCONE ha piantato un seme in terra pompeiana che tutti noi sapremo far sbocciare e custodire affinché le giovani generazioni conoscano i due siciliani che hanno riscattato un popolo martoriato, che troppe volte la disarmante stupidità del luogo comune lo vuole nato con un peccato originale.
Consentitemi di terminare il mio intervento con una citazione del Giudice FALCONE che può rappresentare la sintesi della Sua vita, la vita di un giusto: Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali siano le conseguenze, quali che siano gli ostacoli, i pericoli e le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.