A cura della Redazione
Pompei. Tempi duri per i venditori di souvenir Si profilano tempi duri per i venditori di souvenir che, da sempre, hanno offerto la loro merce a turisti di tutto il mondo traslando il nome della città di Pompei in ogni angolo della terra. Un’ordinanza emessa dal prefetto Renato Profili commissario delegato per l’emergenza dell’area archeologica di Pompei ha imposto lo sgombero dei banchetti mobili da Villa dei Misteri e da tutte le aree limitrofe al sito. Una decisione presa senza tener conto del dramma esistenziale in cui getterà centinaia di pompeiani. In campo scendono i componenti cittadini del Partito democratico che – subito – si sono attivati per mettersi al fianco dei venditori che sono figli di questa città e che hanno contribuito alla crescita sociale ed economica di Pompei. “Siamo pienamente solidari con i venditori – ha affermato il capogruppo del Partito democratico Amato La Mura – certo non resteremo a guardare inermi la disperazione di nostri concittadini che – da un giorno all’altro – rischiano di finire in strada a causa di una decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno”. Gli esponenti del partito di Veltroni sono pronti ad affilare le armi e stanno lavorando freneticamente per trovare un’adeguata soluzione all’iniziativa di Profili. “Ci stiamo già attivando – continua il leader cittadino del partito – per salvaguardare il lavoro dei venditori. La forze politiche, impegnate a migliorare l’intero territorio, si aspettavano che il prefetto Profili convogliasse le proprie energie per sanare le ‘ferite’ del sito archeologico, come il potenziamento dei servizi igienici, il miglioramento dell’accoglienza turistica e la riapertura di case chiuse al pubblico. Invece il commissario sta spostando al di fuori della città antica la propria attenzione. Impegneremo i nostri rappresentanti in Parlamento e le istituzioni locali per impedire scelte che danneggiano i nostri cittadini operatori del settore”. Rincara la dose il capogruppo dell’Udc Giuseppe Del Regno. “Saremo determinati nella difesa ad oltranza degli operatori danneggiati dall’ordinanza del prefetto Profili. Investiremo i nostri parlamentari per un’audizione al prefetto Alessandro Pansa per far prevalere il senso civico e di responsabilità, nonché della legittimità dell’atto in questione che appare non conforme alle normative vigenti. Abbiamo inviato una nostra nota alla segreteria provinciale per rendere più ampia la nostra battaglia trasferendo anche a livelli nazionali la nostra ferma posizione”. In campo scende anche il capogruppo dell’Italia dei Valori Attilio Malafronte: “Gli operatori commerciale di Pompei Scavi rappresentano una realtà economica del territorio. Non sbagliamo a sostenere che fanno parte delle tradizioni di Pompei. Meritano, dunque, di essere salvaguardati. Lavoriamo quotidianamente per lo sviluppo della città e la crescita di Pompei non si raggiunge a discapito di un’intera categoria”. Sull’argomento interviene il capogruppo dei Popolari Udeur Raffaele Matrone: “La notizia ci ha lasciati basiti. Non riusciamo a capacitarci come decisioni così affrettate possano mettere a repentaglio il lavoro di centinaia di persone. Sicuramente l’ordinanza del prefetto Profili va impugnata per garantire i livelli occupazionali. Non resteremo con le mani in mano mentre si affossa una fetta dell’economia della città di Pompei. Sia chiaro, siamo convinti che il commercio nelle aree adiacenti come altrove va disciplinato e migliorato e siamo pronti a collaborare in questa direzione, ma ciò non va assolutamente fatto allontanando in modo coatto operatori che da sempre e per generazioni, hanno prestato il servizio nelle zone adiacenti le antiche rovine”. Le forze politiche di maggioranza, dunque, appaiono compatte per tutelare l’occupazione di centinaia di persone e si dicono pronte a dare battaglia per difendere da decisioni tese a danneggiare la categoria dei legittimi titolari di banchetti mobili. Calbo