A cura della Redazione
E’ fissata dalla Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, per questa mattina, l’apertura delle buste per le offerte che riguardano la gara di affidamento a mezzo concessione di quattro chioschi all’interno degli Scavi archeologici di Pompei. Le quattro strutture commerciali di modeste dimensioni sono ubicate per la precisione nei pressi della Casina dell’Aquila, una palazzina primo novecento che il commissario all’emergenza Renato Profili ha destinato ad ospitare un ristorante di lusso (per cui deve essere indetta una gara a parte). Nello specifico la direzione di villa dei Misteri, nella persona del commissario Profili ha fornito nel bando di gara precise tipologie commerciali per le quattro di attività, che dovranno essere aperte nei chioschi della soprintendenza, dietro il pagamento di un canone. Due chioschi saranno attrezzati alla vendita di materiale informativo (libri, DVD, mappe, guide turistiche, almanacchi ecc). Un altro chiosco dovrà vendere cammei ed articoli in corallo. Il quarto sarà attrezzato al commercio di oggetti d’arte orafa e preziosi (nella maggior parte riproduzioni dei gioielli trovati sepolti sotto la lava del Vesuvio). Ha fatto notizia il fatto che il numero delle buste di partecipazione alla gara d’aggiudicazione non è stato affatto numeroso (solo alcune unità) anche perché si parte da una cifra modesta (230 € mensili) per la base d’asta. I tanti giovani disoccupati che dovrebbero avere nel turismo l’opportunità di sviluppo economico del territorio non hanno mostrato interesse alla gara di aggiudicazione di un chiosco dentro agli Scavi per l’avvio di un’impresa commerciale. Come mai non è stata colta a volo, da tanti, l’opportunità di avviare l’attività di vendita di stampe e preziosi ai tanti turisti che girano dentro gli Scavi ? Le risposte sono molte e diversificate. La più insistente riguarda la posizione dei chioschi. Si trovano fuori dal percorso più frequente di visita della città antica. C’è però una fondamentale obiezione a questa riserva da parte dei collaboratori di Profili che hanno curato il bando di gara: “Una volta aperto il ristorante della Casina dell’Aquila – ha argomentato Armogida - si svilupperà sicuramente un forte movimento di turisti nell’area dei nuovi chioschi, a causa del richiamo esercitato dal punto di sosta e ristoro dentro all’esteso parco monumentale. MARIO CARDONE