A cura della Redazione
Con tutta probabilità si cela un mitomane dietro la telefonata anonima ai carabinieri che annunciava la presenza di una bomba all’interno dei comuni di Boscotrecase e Trecase. Il fatto è avvenuto intorno alle 22,30 di domenica scorsa, quando un uomo ha allertato la centrale operativa dell’Arma della presenza di un ordigno esplosivo all’interno delle due sedi municipali. In pochi minuti è scattato l’allarme. Sul posto si sono precipitati immediatamente i carabinieri del Comando Gruppo, coordinati, sul campo, dal capitano Lorenzo Marinaccio, insieme con i colleghi della caserma di Trecase, guidata dal comandante Francesco Giuseppe Martorana. La sede di via Rio è stata ispezionata da cima a fondo dagli artificieri, pronti ad intervenire in caso di necessità, ma della bomba nessuna traccia. Poco prima un’analoga telefonata aveva allertato gli inquirenti per il Comune di Trecase. Tra i primi ad accorrere sul posto il vicesindaco, Luciano Inserviente e l’ex consigliere comunale, Giovanni Pirone. I carabinieri hanno chiesto di poter controllore tutti i locali della casa municipale, e tra questi anche i locali della polizia municipale situato al piano terra. Anche in questo caso, le ricerche della bomba hanno dato esito negativo. Sembrerebbe essersi trattato, quindi, di uno scherzo. Di un gesto di un mitomane che ha voluto seminare, seppur per qualche istante, il panico tra i cittadini e tra gli stessi amministratori. Con tutta probabilità sarà aperta un’indagine volta ad identificare l’autore della telefonata anonima.