A cura della Redazione
Amaro Capodanno per i centoventi dipendenti Aticarta di Pompei, che hanno ricevuto la lettera di licenziamento dalla società della Reno De Medici, ancora legalmente proprietaria della Cartiera di Pompei, che allo stato dei fatti non è più funzionante. Gli operai, dopo aver usufruito della Cassa Integrazione straordinaria, dovevano passare nello stato di mobilità. Invece, l’Azienda, che fa parte del gruppo finanziario Reno De Medici ha preferito spedire le lettere di licenziamento. Intende sgravarsi, senza riserve, dell’onere del mantenimento della mano d’opera, che non produce più nell’opificio, salvo assumere successivamente nuove e diverse iniziative, previste dalla legge, quando se ne presenteranno le condizioni di fattibilità. Nel frattempo un altro nodo inatteso si è presentato all’interminabile collana di adempimenti burocratici, che finora ha sospeso il trasferimento della proprietà (rogito notarile) del sito industriale di Via Macello alla Società Coop 7, che deve costruire (nell’area) un grande centro commerciale, con una catena di negozi. C’è stato il colpo di scena della scoperta di una particella (si parla di una cinquantina di metri quadri) di proprietà comunale del sito. Conseguenza: non si può trasferire la proprietà dell’area e quindi aprire il cantiere di costruzione del Centro se prima non si produrrà la delibera comunale che autorizzerà il trasferimento della particella di terreno di proprietà municipale (un canale che delimita l’area Cartiera dal Macello comunale). Si è formato un imprevisto motivo di ritardo che è giustamente fattore d’ansia per centoventi famiglie che da due anni aspettano la conclusione di questa penosa vicenda lavorativa. Senza contare le aspettative che si stanno creando tra i giovani di Pompei, con le immancabili speculazioni da parte di politici senza scrupoli (di ogni parte) che della questione Aticarta stanno facendo, poco alla volta, il cavallo di battaglia per la prossima campagna elettorale amministrativa per le votazioni di maggio. MARIO CARDONE