A cura della Redazione
Ieri mattina sono arrivati sotto il Municipio di Pompei numerosi autocarri della società Igiene Urbana, la ditta che ha l’appalto del servizio di ritiro e di smaltimento dei rifiuti nel centro vesuviano. Si è trattato di un’altra forma di protesta (non è la prima) contro il datore di lavoro, in ritardo con il pagamento degli stipendi, che, secondo le maestranze, dovrebbero essere pagati tassativamente il dieci del mese. Si dice che a sua volta la ditta si giustifica sulla base dei ritardi degli incassi dei mandati di pagamento da parte del Comune. Fatto sta che a Pompei è insorta una vera e propria crisi ambientale, in periferia la gente è esasperata. Da più parti si chiede l’intervento della Prefettura per mettere fine alla vicenda. I sindacati hanno convocato un’assemblea unitaria che ha determinato un altro fermo ai lavori. E’ uscito dai depositi un camion dell’Igiene Urbana solo una squadra di operai, per prelevare i rifiuti dal centro cittadino, ma nella periferia sono ritornati i cumuli di spazzatura di un tempo. La gente protesta perché incontra notevoli disagi che pensava oramai superati . “E’ un problema interno tra la ditta Igiene Urbana ed i sindacati dei lavoratori – si è giustificato il consigliere comunale, Amato La Mura, delegato al comparto ambientale –. L’Amministrazione Comunale sta seguendo la vicenda – ha proseguito – se sarà messa in pericolo la regolarità del servizio studierà una forma d’intervento che punta a risolvere il problema”.