A cura della Redazione
“Che cosa posso dire? Ho letto la notizia al giornale”. E’ la risposta secca del prefetto Renato Profili (nella foto), visibilmente sorpreso ed amareggiato dalla notizia della nomina al suo posto del vice di Guido Bertolaso, Marcello Fiori. Qualcuno vicino a lui ha fatto capire che il Ministero l’aveva convocato qualche giorno prima, che il prefetto ha preferito dichiararsi sorpreso probabilmente per sottrarsi ad una dichiarazione sofferta sulla decisione del Governo non del tutto condivisa, ma che da corretto uomo di stato era tenuto ad accettare, anche se è stata indorata una pillola, col conferimento di incarico sostitutivo. Alla fine, anche se ufficialmente l’operazione della sostituzione di Profili con Fiori nelle stanze di comando di Villa dei Misteri viene presentata come un avvicendamento di poltrone, è difficile capirne i motivi (sicuramente di ordine politico). La decisione si presenta come una stroncatura che non trova una motivazione concreta. Profili ieri mattina, nel suo stile di corretto dirigente pubblico, è arrivato in pieno orario al suo posto, dietro la sua scrivania, alla Soprintendenza archeologica di villa dei Misteri. Nella mattinata si è recato insieme ai suoi più stretti collaboratori ad accertarsi dello stato dello stato dell’opera del punto di pronto soccorso all’interno del sito archeologico. Successivamente è andato a controllare lo stato dei lavori della ristrutturazione del ristorante presso la Casa di Bacco. L’operazione del ristorante è stato il pezzo forte del suo intervento. Ha immediatamente estromesso dalla gestione la famiglia Italiano (che aveva contratto una decina di milioni di euro di debiti insolubili) e con una gara pubblica ha affidato la gestione alla società Autogrill. L’operazione ha consentito di assicurare un servizio di ristorazione ai turisti, l’incasso mensile di trentaquattromila euro per le casse della Soprintendenza di Napoli e Pompei e l’assunzione da parte dell’Autogrill dei 14 dipendenti rimasti senza lavoro dopo il fallimento della gestione precedente. Erano stati presi contati informali per dare all’Autogrill anche la gestione più selettiva del ristorante presso la Casina dell’Aquila. Ma questa iniziativa, come tante altre avviate dal Commissario all’emergenza (la disposizione della bancarelle e dei chioschi nell’area d’interesse turistico fuori l’ingresso degli Scavi, il reperimento di custodi per aprire le case recentemente restaurate, ecc.) sono destinate ad essere riprese dal dirigente del Governo che prenderà il suo posto: Marcello Fiori. Il nuovo Commissario all’emergenza si presenta con un curriculum di tutto rispetto. E’ un uomo di comunicazione e di apparato. Si è formato nella segreteria politica di Rutelli ai tempi del Campidoglio. E’ l’uomo, per intenderci, che ha gestito con successo l’operazione, nella Capitale, dei funerali di Papa Giovanni Paolo II. E’ diventato direttore generale dell’Unità di Protezione Civile. La decisione di affidargli il delicato incarico presso gli Scavi archeologici di Pompei arriva contemporanea alla stipula dell’accordo tra Ministero dei Beni Culturali e Regione Campania con cui (in perfetta intesa) il Governo di Berlusconi affida alla Regione (intenzionata a gestire il turismo culturale con la sovietà Scabec) la tutela di numerosi siti archeologici campani con ricche prospettive di conferimenti di posti di lavoro che nasceranno conseguentemente per assicurarne la tutela. Mario Cardone