A cura della Redazione
Una delibera del sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, sentito il parere del dirigente Fiorenza, ha fatto ritornare il cane Bobby al comando di Piazza Schettini. L’ordinanza sindacale nomina un responsabile (l’agente Luigi Carbone), il posto della sua custodia (dietro la sede dei Vigili di Pompei) e l’obbligo della museruola e del suo stato d’igiene e di custodia. Pare proprio che la discussione si é conclusa con la soddisfazione generale (ma la disputa è proprio conclusa?). L’affare Bobby (il cane mascotte dei vigili urbani di Pompei) pare proprio appianato. La presenza del cane davanti al comando della Polizia Municipale di piazza Schettini nei mesi scorsi ha fatto nascere due veri e propri partiti (ci fosse tanta passione nella politica) tra i dipendenti comunali: una maggioranza che si è dichiarata favorevole alla libera circolazione di Bobby. mentre un’agguerrita minoranza ne ha messo in evidenza i pericoli. Circolari, volantini, riunioni, denunce, ricoveri di pronto soccorso. E’ successo praticamente di tutto pro e contro il bastardino Bobby, inconsapevole di essere la causa di tanto clamore. A capo del partito di opposizione si è subito schierato il maggiore Spera, che una volta che la moglie (dipendente comunale come lui) si e sentita male alla vista dell’amico a quattro zampe, fuori al comando di Piazza Schettini, ha messo in moto la sua proverbiale dinamica nel contrastare cane e protettori beccandosi l’appellativo insieme alla consorte di “fobici malcurati” in un documento sottoscritto dai sostenitori del cagnone. Alla fine il primo cittadino ha dato un’ennesima dimostrazione delle sue qualità di mediazione facendo tornare il cane nella piazza, ma con misure di massima sicurezza. Attenzione, però, tutto è bene quel che finisce bene. Sul provvedimento anche il maggiore Spera, comandante della protezione civile di è detto d’accordo, anche se non ha mai giustificato chi ha usato appellativi senza riguardo. Spera ha persino contribuito per il mantenimento del cane. Però nella lodevole intenzione di tutelare la salute della madre dei sue figli, il comandante della Protezione Civile vigila incessantemente sullo stato di pericolosità in cui viene mantenuto l’animale dai colleghi vigili urbani. Guinzaglio e museruola per Bobby, altrimenti sono guai. Sull’argomento Carbone e compagni sono avvertiti, il maggiore Spera non è disposto a transigere. Mario Cardone