A cura della Redazione
Ieri mattina è arrivato Marcello Fiori agli Scavi archeologici di Pompei. Il neo commissario all´Emergenza Scavi si è fermato nelle stanze della Direzione Archeologica di Villa dei Misteri, dove ha incontrato a quattrocchi Renato Profili, prima di subentrargli sulla poltrona di Commissario dell’emergenza, decretata nel mese di luglio dal ministro della Cultura del governo Berlusconi, Sandro Bondi. I due dirigenti si sono intrattenuti per circa un’ora in una chiacchierata cordiale, poi Fiori è ripartito alla volta di Napoli. Non sono stati ancora resi noti i dettagli della sua nomina, che rientra nel quadro complessivo della Protezione Civile del sottosegretario Bertolaso. Si devono ancora conoscere la durata del mandato ed i nominativi che affiancheranno Fiori. In poche parole, si deve ancora sapere se insieme a Profili vanno via anche i funzionari che avevano collaborato con lui. A questo punto si fa il bilancio dei 250 giorni di attività del Prefetto che, dopo un primo periodo trascorso ad affrontare le emergenze più lampanti (bagni, fontane pubbliche, cani randagi) si è successivamente dedicato maggiormente all’appalto dei due ristoranti (uno già preesistente presso la Casa di Bacco e l’altro di nuova istituzione nella la settecentesca Casina dell’Aquila). Operazione compiuta. Il secondo ristorante è stato concesso con trattativa riservata venerdì scorso, il contratto è stato firmato sabato. L’operazione finanziaria assicura alle casse della Soprintendenza archeologica l’introito annuo di seicentomila euro. Soprattutto, è stato salvato il posto di lavoro dei 13 dipendenti della fallita gestione precedente. A Profili rimaneva ancora da completare la sistemazione delle diverse categorie commerciali fuori i tre ingressi degli Scavi dove regna ancora, come prima, l’emergenza che si traduce in abusivismo, disordine ed accattonaggio. I chioschi abusivi, rimossi esecutivamente nei giorni scorsi, hanno avuto gli spazi occupati da banchi di souvenir. Allo stesso modo, non è stato ancora varato il piano commerciale per il decoro dei banchi di vendita di Porta Marina. Soprattutto, non è stata ancora trovata la soluzione per far fronte alla mancanza di personale (causa prima delle frequenti vertenze sindacali) dal momento che è necessario consentire la visita di Case (dentro gli Scavi) recentemente restaurate. I nodi da sciogliere sono, tutto sommato, ancora quelli che da una decina d’anni predica il Soprintendente Guzzo. La mancanza di soldi per i restauri urgenti e di personale per la sorveglianza del sito. Il cronista deve anche testimoniare l’aria pesante che si respira, negli ultimi giorni, nella palazzina di Villa dei Misteri. C’è un venticello di ribellione che arriva notoriamente dalla Capitale, sede del MIBAC. La maggior parte di tecnici e degli archeologi é convinta che l’invenzione del Commissario all’emergenza è un “cavallo di Troia” con l’intenzione di introdurre il business a scapito della tutela di un patrimonio dell’umanità, unico del suo genere. Riuscirà il neo Commissario Fiori a rasserenare gli animi? Lo vedremo e constateremo nei prossimi giorni. Mario Cardone