A cura della Redazione
“Esprimo il mio dissenso all’istituzione delle ‘ronde cittadine’, sia perché rappresentano la sconfitta dello Stato che ha il dovere di garantire la sicurezza ai propri cittadini, sia perché si corre il serio rischio di trovarci innanzi ad aberrazioni che determinerebbero ulteriori problematiche nella sfera della sicurezza. Oggettivamente l’innalzamento degli atti delittuosi, soprattutto quelli a danno delle donne e dei bambini, fa aumentare la percezione di insicurezza e di paura in tutti i cittadini e insidia nell’animo di tutti noi una concezione di reale debolezza ed impotenza dello Stato innanzi a tali crimini. E’ necessaria una risposta forte da parte delle Istituzioni chiamate a garantire la sfera della giustizia: gli organi di governo, il mondo della magistratura e quello delle forze dell’ordine. L’unica e vera risposta da portare avanti è la ‘certezza della pena’ che da un lato impedisce la reiterazione del reato, dall’altro svolge una chiara funzione di deterrenza. Non trovo alcuna differenza innanzi ad un crimine compiuto da un italiano o da uno straniero, ma è pur vero che l’Italia sta diventando meta prediletta per coloro che giungono nel nostro territorio col chiaro intento di delinquere e non di progettare un percorso di vita ossequioso delle nostre leggi. Il nostro Paese è percepito come uno Stato debole nel quale esistono mille e più espedienti affinché la pena non diventi certezza. Nella nostra città, sotto il mio governo, le ronde cittadine non vedranno mai la luce. La presenza dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Municipale sul nostro territorio sono più che sufficienti a garantire la sicurezza dei pompeiani”.