A cura della Redazione
Si presentano prospettive economiche difficili per i centoventi disoccupati della Cartiera di Pompei, che ieri hanno dimostrato al piano terra della Casa Comunale la loro preoccupazione per il sostegno futuro delle famiglie. I sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato al primo piano delledificio la delegazione dellamministrazione comunale, insieme a quelle private di Aticarta e CoopSette. La conversazione ha prodotto lassicurazione formale che dal momento che è stata ratificata la convenzione Comune di Pompei - Ferrovie dello stato per la costruzione di alcune arterie strategiche di collegamento, ed è passato in consiglio comunale il piano triennale dei lavori pubblici, non permangono ostacoli burocratici alla firma del rogito notarile (fissato per il 5 aprile) del passaggio di proprietà del sito industriale Aticarta alla CoopSette, che ha previsto la costruzione di un Centro commerciale con negozi, parcheggio ed aree di servizio pubblico. La riunione formale di ieri é lepilogo di uniniziativa che, partita nel luglio 2006 ha visto attori pubblici e privati, oltre alle rappresentanze lavorative per costruire sul sito industriale unalternativa produttiva a quella preesistente della fabbrica di cartoncini pregiati che per cinquantanni ha operato in via Campo dAviazione. Una volta raggiunto il traguardo di ieri, che prevede nel giro di un paio di mesi lavvio del cantiere di costruzione di supermercato e galleria di negozi, per i dipendenti disoccupati, rimane aperto il problema più imminente: dove trovare i mezzi finanziari nel lasso di tempo rimanente prima dellassunzione nel nuovo incarico nella società che nascerà in via Campo DAviazione. I sindacati hanno fissato tra una settimana unassemblea sulle scelte da operare caso per caso, dal momento che si è chiusa per tutti la cassa integrazione straordinaria. I dipendenti ex Aticarta si sono iscritti per la mobilità allufficio di collocamento. Rimane aperta per loro la prospettiva di cassa integrazione in deroga, ma cè da superare un sopraggiunto ostacolo di ordine generale. La crisi locale della produzione di carta si è innestata in quella più vasta a livello globale. A livello locale, nonostante i proclami, non sono sufficienti i fondi regionali per gli ammortizzatori sociali messi in campo Governo Nazionale. In poche parole non sono stati costituiti fondi sufficienti presso la Regione Campania per far fronte alla cassa integrazione in deroga per un altro anno per i 120 disoccupati ex Aticarta. Per loro rimane aperta la soluzione di di ridurre a 4 i mesi di cassa integrazione in deroga. Passare successivamente agli assegni di mobilità, notoriamente decrescenti dimporto col passare del tempo. Restano, a questo punto, fondamentali, i tempi di costruzione del nuovo centro commerciale di via Campo DAviazione.
Mario Cardone