A cura della Redazione
Prosegue con una clamorosa manifestazione di processione verso Napoli la lotta delle associazioni del territorio “agro nocerino sarnese” contro la tassa del Consorzio di Bonifica che, dopo alterne vicende, è stata molte volte affossata, ma è sempre riuscita a riemergere, poco dopo. In primis è in campo l’impegno dell’associazione Vivi Pompei, che è presente insieme ad altri movimenti politici di sinistra alla prossima competizione elettorale. E’ impegnata, insieme ad altre associazioni di utenti, nella lotta contro la gestione commissariale di Marotta del Consorzio di Bonifica. Ha messo in campo l’iniziativa del pellegrinaggio della speranza verso Napoli. L’appuntamento per i dimostranti è per domenica 22 marzo 2009 alle ore 8.00 in Piazza Bartolo Longo, in Pompei. Ivi saranno consegnate simbolicamente le chiavi di casa da tutti i capo famiglia per manifestare contro un’ingiusta gabella. Le donne partiranno successivamente in pellegrinaggio della speranza alla volta del Duomo di Napoli, dove consegneranno le “chiavi della protesta” nelle mani del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe. Il gesto intende denunciare il totale disinteresse delle istituzioni riguardo alla situazione precaria dei fondi agricoli di Pompei e di altri 52 comuni campani. La richiesta è di non essere ancora vessati dalla ingiusta gabella. Secondo i dimostranti le amministrazioni regionali e locali sono responsabili di 17 anni di gestione illegittima del Consorzio, in cui non sono mai intervenute per ristabilire il giusto equilibrio tra istituzioni e cittadini. La processione a piedi verso Napoli di pacifica protesta intende dire basta a chi pretende di imporre la tassa, solo per mettere a posto conti. I cittadini di tre province campane non sono mai stati legittimati ad essere protagonisti della difesa del proprio territorio. Secondo gli associati di “Territorio Libero” in questi ultimi anni c’è stata una violenta persecuzione nei confronti dei cittadini che si sono rifiutati di pagare l’odiosa tassa, con sequestri e ipoteche, al fine di mettere a tacere chi coraggiosamente si è opposto alla loro ingiustizia. Insieme alla manifestazione di protesta ci sarà una raccolta di firme (presso un gazebo allestito in piazza Bartolo Longo). MARIO CARDONE