A cura della Redazione
E´ partita in questi giorni un’indagine da parte dei carabinieri di Pompei sulle foto sexy scattate all´interno gli Scavi archeologici. Le immagini che ritraggono avvenenti modelle in bikini mozzafiato, in pose sexy, adagiate tra i reperti archeologici dell’antica città, sepolta dalla lava del Vesuvio, stanno facendo il giro del mondo, tramite internet. Pare che qualche mese fa siano state “scattate”, senza autorizzazione, dentro il sito di archeologia romana più famoso del mondo, provocando dure reazioni nel ceto scientifico accreditato, che ha considerato lo “scandalo glamour” degli Scavi di Pompei una cattiva pubblicità per il sito culturale. Le pagine di quotidiani sono state, negli ultimi tempi, riempite di fotografie di belle ragazze tra ruderi ben identificati. Mentre a fianco erano riportati articoli descrittivi con i commenti di archeologi di rango, che hanno deplorato l’iniziativa come cattiva pubblicità. Fatto sta che nella Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei non sono stati trovati ancora i responsabili, anche perché non è stato possibile stabilire la data precisa e l’ora in cui sono stati rubati gli scatti indecenti, complice, forse involontaria, la distrazione dei custodi di turno. Alla Direzione archeologica di Villa dei Misteri consentono regolarmente autorizzazioni per riprese o fotografie artistiche solo per programmi o riviste culturali. E’ un mistero come i fotografi abbiano potuto operare indisturbati nel fotografare avvenenti signorine in costume da bagno, lontani dalla vista dei custodi, che devono di regola vigilare su tutta l’aerea archeologica. E’ per chiarire la provenienza del comportamento illegale e lesiva dell’immagine (pare che sia responsabile una società americana di pubblicità) che il Soprintendente archeologo di Napoli e Pompei ha ritenuto opportuno presentare un esposto alle forze dell’ordine. MARIO CARDONE