A cura della Redazione
Si è formata una vera e propria duplicazioni di mansioni veterinarie, mentre altre restano scoperte, tra i dirigenti veterinari, che non intendono abbandonare la loro scrivania e colleghi che sono stati nominati dal direttore generale Asl NA 5, Gennaro D’Auria, al posto loro, prima di lasciare il bastone del comando. Una situazione che ha determinato una grande confusione all’interno del Servizio Veterinario dell’azienda Sanitaria di Pompei, che opera nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione di via Acquasalsa. Suscitano perplessità i 250 provvedimenti di trasferimento, con contestuali sostituzioni deliberate dal direttore D’Auria, che è stato anche lui dimesso recentemente dall’incarico, sostituito in via provvisoria, con decreto, dalla funzionaria della Regione Campania, Loredana Cici, che ha assunto la veste di commissario straordinario. I tre dirigenti del servizio di prevenzione animale sostituiti da D’Auria hanno contestato la legalità del provvedimento. Hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica tramite la stazione locale dei carabinieri. Si sono categoricamente rifiutati di lasciare la scrivania ai colleghi nominati al loro posto da D’Auria, prima di lasciare. Contestano il fatto che il direttore generale era stato già destituito dall’incarico (e quindi privo di poteri) all’atto di emanazione della delibera. Denunciano che i colleghi nominati al posto loro non hanno titolo giuridico per il subentro nell’incarico di dirigenza di settore. Risultato: ci sono, nei servizi loro attribuiti, duplicazioni di funzioni a detrimento dello scorrimento del servizio che è rimasto ingessato, creando disagi all’utenza. Nell’ambito sanitario veterinario rientra anche il pronto soccorso animale, con servizi di sterilizzazione di cani e gatti, al fine di combattere il randagismo. Un’attività recentemente ripristinata dalla Regione Campania, a seguito delle ferme proteste delle associazioni animaliste della zona. Ora per la situazione organizzativa interna che, in attesa di essere esaminata nel merito da Cici, per la sistemazione definitiva del comparto, ha creato proteste e disservizi tra l’utenza. Il rischio per l’utenza é la presumibile perdita di funzionalità di un presidio determinante per la lotta al randagismo dei Comuni del comprensorio vesuviano. MARIO CARDONE