A cura della Redazione
Oltre centomila presenze a Pompei e presso gli altri siti archeologici vesuviani del lungo ponte di primavera. Il miglioramento del turismo a Pompei, Ercolano, Oplonti e Boscoreale si é dimostrato la mossa vincente per voltare pagina in Campania rispetto alle immagini di degrado della spazzatura, che abbiamo ancora davanti agli occhi. Si dimostra positiva la decisione di tenere i siti aperti il primo maggio anche se ha comportato un ulteriore sacrificio per le maestranze dei Beni Culturali (troppo spesso ingiustamente additate dall’opinione pubblica). Bene ha fatto la Regione Campania a supportare con iniziative collaterali le gite nei siti archeologici vesuviani. Sono stati approntati per l’occasione nuovi spazi verdi, mentre presenze artistiche all’aria aperta nei teatri antichi e nei principali punti di snodo delle passeggiate hanno reso più gradevoli le visite. Le presenze sono aumentate, periodo su periodo, rispetto all’anno scorso, oltre all’afflusso di quasi 20mila turisti registrato il primo maggio: 92mila e cinquecento (circa) presenze dell’anno scorso (periodo 25 aprile/3 maggio) sono passate ad oltre 117mila di quest’anno. Una percentuale d’incremento che va oltre un lusinghiero 25%. risultato che non premia solo Pompei, se è vero come è vero che Ercolano ha quasi raddoppiato le visite, mentre ad Oplonti (merito anche il nuovo assetto viario voluto dall’amministrazione) si è registrato un vero e proprio boom rispetto alle insignificanti cifre dell’anno precedente. Tutti soddisfatti alla fine. Resta da recriminare su un imprevisto ripiegamento dell’entusiasmo governativo, registrato nella prima fase del commissariamento Profili. Allora pareva un momento magico. Spenti i riflettori dei mass media tutto si è fermato in tema di ordine e legalità fuori agli Scavi archeologici di Pompei. “Sono deluso. Sono stati persi mesi di lavoro, fatti di trattative ed accordi con i sindacati delle guide turistiche, per fare il regolamento – è lo sfogo dell’assessore al turismo di Pompei Giovanni Fusco – dopo le trattative portate avanti con il prefetto Profili eravamo arrivati all’intesa – ha proseguito – si doveva solo stendere il regolamento e firmarlo – ha concluso – ma al mio invito a concludere il dottor Fiori (ndr. subentrato come commissario degli Scavi) ha preso una pausa per studiare le carte”. Attualmente sono stati smontati i gazebo di prenotazione delle guide agli Scavi di Pompei mentre la confusione è la stessa di prima. MARIO CARDONE