A cura della Redazione
Alla ribalta i ventenni per rilanciare la politica vera a Pompei. Grazie a loro si è salvata una campagna elettorale che ai progetti aveva preferito le sirene della pubblicità. Una goliardica tribuna politica ha avuto luogo giovedì sera al Pompei-Life. Si sono confrontati ragazzi di ogni appartenenza politica e luogo di residenza: alcuni si sono definiti imprenditori, altri erano studenti. Tutti hanno detto la loro, in qualche caso sovrapponendo le voci nel corso del dibattito . “Meglio alzare la voce che assumere atteggiamenti di superiorità” Ha fatto notare una di loro. “L’amicizia prima di tutto” . Tutti d’accordo su questo argomento. E’ stato un confronto franco su tematiche concrete. I portavoce erano Dario Sabini per la cordata di Giuseppe Tortora (Udc e liste civiche), Gian Maria Starace, per la coalizione di Claudio D’Alessio (centrosinistra) e Vincenzo Garofalo per Michele Genovese (centrodestra). Tanti altri hanno partecipato, anche con una sola battuta. E’ toccato a Gian Maria rispondere al fuoco incrociato di critiche all’Amministrazione uscente. Prima si è difeso poi ha attaccato: “Il centro sociale lo abbiamo aperto noi”. Ha fatto notare al moderatore del dibattito Alessio Arpia. I ragazzi che puntano per Genovese hanno illustrato la proposta del centro sportivo per iniziativa privata con sostegno pubblico. I “giovani per Tortora” hanno commentato la mancanza di mezzi al Forum. “I giovani pompeiani a volta si fanno prendere dai pregiudizi – ha argomentato Gian Maria – bisogna creare punti d’incontro. L’amministrazione uscente ha cercato di farlo”. A sua volta Dario: Non è detto che i giovani si debbono occupare solo di loro. Tocca a noi ragazzi mettere il seme nel terreno della politica”. “I sondaggi sono favorevoli – è stata l’opinione di Enzo – abbiamo dalla nostra un gruppo di giovani imprenditori. La nostra filosofia di vita consiste in un approccio diverso tra il Comune e cittadini”. Manutenzione stradale, progettazione urbanistica, politica giovanile, periferie, rapporti con Chiesa e Soprintendenza Archeologica, ambiente, economia e finanza sono alcuni degli argomenti. Riguardo al sito Aticarta i ragazzi di centro destra ci vogliono fare il mercato dei fiori mentre i loro coetanei per Tortora hanno spiegato che é d’obbligo sentire prima la gente. I ragazzi di centro sinistra hanno difeso l’operato dell’amministrazione. “Bisognava salvare i posti di lavoro”. Molti hanno detto la loro, con vivacità ma non hanno mai scantonato. La conclusione è stata di Anna Paola Di Paolo:” La forza di noi giovani è la nostra capacità d’incontrarci sugli argomenti che ci vedono uniti”. MARIO CARDONE