A cura della Redazione
“Mentre a Sorrento si tiene il premio Caruso, a Paestum la rassegna del premio Charlot, a Ischia l´evento internazionale del premio di giornalismo, l´estate pompeiana dopo cinque anni di amministrazione D´Alessio e compagni, ha prodotto ´La Sagra dello Gnocco´”. La battuta è del consigliere di opposizione Arturo Sorrentino (Pdl). Che ha anche precisato che con le sue parole non ha inteso offendere l’impegno degli organizzatori della rituale “sagra” pompeiana, che questo anno da via Nolana si sposta nel Parco del Bambino di via Aldo Moro. La battuta del consigliere d’opposizione riflette lo stato di delusione della popolazione di Pompei che ha verificato in questi giorni di afa estrema, a proprie spese, che il Comune non ha predisposto iniziative sociali e culturali a favore di quelli che restano a casa il periodo di Ferragosto, per motivi di salute o perché non si può permettere la spesa di una villeggiatura. “A due mesi dalla rielezione il Sindaco D´Alessio non ha presentato ancora le linee programmatiche del suo mandato al massimo consesso civico, come previsto dalla legge! – Ha attaccato Sorrentino - si preoccupa di apparire bello e impossibile perfetto sopra ogni sospetto con campagne giornalistiche ridicole, pretestuose e spesso patetiche, giungendo, nel caso del famoso matrimonio (della nipote del collaboratore di giustizia Galasso) a rimproverare le forze dell´ordine, mettere in dubbio la loro buona fede e spostare su quell´evento l´interesse dei media”. I problemi della città sono altri. Sorrentino non ha mancato l’occasione di elencarli. “Il degrado estivo a Pompei è sotto gli occhi di tutti. Con il dispregio di ogni regola civica: chioschettari, bancarellari, ´chiammisti´ e mercenari del turismo da quattro soldi e del commercio d´accatto la fanno da padrone nel centro della città ed a ridosso degli Scavi – sbotta il consigliere (ex A.N) -. Non possono essere toccati - prosegue - perché sindaco e maggioranza devono pagare le cambiali elettorali sottoscritte! Impazza l´abusivismo, edilizio, commerciale e nell´occupazione di suolo pubblico. La Gori tartassa i cittadini ed il servizio RSU è sempre più carente mentre i cittadini sono costretti a pagare il ´pizzo´ dei parcheggi sia alla ditta concessionaria del servizio legale che ai parcheggiatori abusivi”. MARIO CARDONE