A cura della Redazione
Impegno straordinario dei collaboratori di Fiori nel parco archeologico di Pompei nonostante il caldo torrido di Ferragosto, che ha messo a dura prova la resistenza dei presenti (turisti ed operatori). Il percorso degli Scavi archeologici di Pompei taglia il fiato ai turisti, rappresentando una minaccia per la loro incolumità, specie nella ripida salita di Porta Marina, che porta al Foro ed alla via dell’Abbondanza. Ogni tanto un cardiopatico ci lascia la pelle. Allora partono le polemiche dei sindacati contro la mancanza di prevenzione, lo sperpero di denaro pubblico e la svalutazione dell’immagine turistica di Pompei. L’iniziativa dei diretti collaboratori del Commissario all’emergenza negli Scavi di Pompei che in questi giorni di grande afflusso di turisti (almeno 10 mila al giorno) operano a pieno regime, puntano alla tutela del benessere dei visitatori. Innanzitutto sono state tagliate le file d’attesa per fare i biglietti. Sistemati tendoni bianchi lungo il percorso d’ingresso per riparare dal sole battente i turisti (molti arrivati con le crociere) che sostano fuori l’ingresso, nell’attesa di acquistare il biglietto. “E’ stato semplice accorciare le attese. Abbiamo chiesto che fossero resi operativi tutti e quattro gli sportelli previsti. Non è giusto che gli avventori perdano tempo prezioso per acquistare i biglietti”. Così hanno fatto sapere i funzionari dello staff di Fiori, che aspettano la conferma dell’incarico. Sosta l’autoambulanza della Croce Rossa all’ingresso di porta Marina. I volontari provvedono alla distribuzione gratuita di bottigline di acqua minerale ai gitanti. Ne sono arrivati più di ventimila nella giornata di ieri. I collaboratori di Fiori hanno accompagnato il cronista a controllare con i propri occhi come vengono accolti ed accompagnati lungo il percorso da una rete di servizi. La struttura del Commissario all’emergenza prosegue sul programma tracciato da Profili, avvicendato da Fiori. “Siamo in filo diretto con il Commissario all’Emergenza – ci è stato spiegato –; il fatto che Fiori non è a Pompei non significa si disinteressa all’incarico”. La visita negli Scavi dimostra che tanta pubblicità negativa è ingiustificata e non fa bene al territorio vesuviano. Le strutture d’accoglienza, le fontane con acqua corrente, i bagni nella Casina dell’Aquila sono puliti e funzionanti. “Vorremmo fare di più ma operiamo in un ambiente sotto tutela – hanno osservato i funzionari del Commissario all’emergenza – la nostra idea è di montare un rullo elettrico sulla rampa di Porta Marina per facilitarne la risalita ai turisti ma ci dobbiamo prima confrontare con il soprintendente archeologico per sapere se un’opera del genere è compatibile con la tutela del sito”. Il nodo dei problemi maggiori: banchi di vendita dei souvenir, guide turistiche e personale di sorveglianza, non è stato ancora sciolto. Qualche provvedimento è stato avviato da Profili ed aspetta di proseguire con regolamenti ad hoc. “Sia chiaro che non tutto è di nostra competenza – è stato osservato –. Sul personale di sorveglianza degli Scavi il decreto di fine luglio attribuisce poteri al Commissario, ma per quanto riguarda il traffico automobilistico fuori gli Scavi e l’ordine dei chioschi e delle bancarelle compete agli agenti di polizia municipale collaborare. L’interesse di tutti è presentare al mondo un’immagine perfetta della città”. Un motivo in più di collaborare a trecentosessanta gradi ed ogni livello di competenza. MARIO CARDONE