A cura della Redazione
Con la delibera sul regolamento per l’assegnazione degli incarichi legali, l´Amministrazione comunale di Pompei ha messo il primo tassello di un mosaico che comporterà al sindaco D´Alessio benefici politici ed in termini di legalità. Dall´altra parte, il costo delle vertenze legali assurgono ad elemento strategico per il miglioramento del bilancio comunale. Il regolamento prevede l’istituzione di un albo con quattro sezioni (civile, penale, tributario e amministrativo). I professionisti, al fine dell´iscrizione, dovranno presentare il curriculum con il dettaglio degli incarichi precedentemente espletati, la competenza specifica, il numero dei giudizi in materia già trattati insieme alla certificazione giudiziaria. Ogni avvocato potrà essere iscritto in una sola sezione dell’albo. La fondamentale differenza rispetto al regolamento precedente concerne la titolarità di conferimento che investe da ora in poi la responsabilità del dirigente di settore (attualmente Vitiello). Un dirigente di ruolo assicura autonomia di scelta ma la delibera fa fare alla trasparenza delle assegnazioni degli incarichi un decisivo passo avanti. Soprattutto è stato sgombrato il campo dalle polemiche politiche nei confronti di Claudio D´Alessio, che in quanto dedito, in via privata, alla professione forense, è stato accusato di favorire gli studi professionali amici. A breve, sarà affisso all´albo municipale un avviso pubblico per la riapertura dell´iscrizione nell’albo professionale. Giustamente soddisfatto il primo cittadino Claudio D’Alessio: “Questo regolamento mette ulteriormente ordine in un settore molto delicato per la pubblica amministrazione, che avevamo già provveduto a disciplinare in precedenza con la costituzione dell’albo - ha dichiarato -. Grazie all’introduzione delle quattro sezioni separate, sarà garantita una maggiore competenza nell’espletamento degli incarichi professionali e, contemporaneamente, sarà garantita una maggiore efficienza e affidabilità nel tutelare gli interessi dell’Ente”. La novità maggiore riguarda, però, la gestione in via amministrativa (e non politica) degli incarichi. In un secondo momento sarà il caso d´inserire nel regolamento clausole premianti collegate ai risultati giudiziari. Altra normativa dovrà prevedere l´economicità di forme contrattuali a favore dell´amministrazione di Pompei, considerato che ogni anno si spende una cifra che si aggira intorno ai 500 mila euro per le vertenze legali. Si tratta delle partite che danno sovente luogo ai tanto "chiacchierati" debiti fuori bilancio. MARIO CARDONE