A cura della Redazione
Ha preso il via, sabato 30 gennaio, dal Mav di Ercolano, la prima delle quattro conferenze sul rischio Vesuvio. L’evento è stato organizzato da Assoimpero in collaborazione con l’Osservatorio permanente per la sicurezza. Il convegno-dibattito sul rischio Vesuvio, dal titolo “Garantire sicurezza ai cittadini e sviluppo del territorio” che per la sua prima tappa della campagna di sensibilizzazione ha scelto la città degli scavi, non resterà un futile momento di incontro e di discussione. Alla fine della campagna verrà pubblicato, infatti, un volume nel quale saranno raccolti gli interventi dei relatori e degli organizzatori. La prima serata ha riscosso un forte successo grazie all’alta qualità dei relatori presenti al convegno. Ha aperto i lavori il sindaco di Ercolano, Nino Daniele, che ha incentrato il suo intervento sull’importanza di una "convivenza improntata alla ragionevolezza" per quel che concerne lo sviluppo demografico del territorio vesuviano, decomprimendo la pressione abitativa che opprime la zona. Al tavolo dei lavori hanno preso parte, oltre al presidente Assoimpero, Ciro Di Dato e alla dott.ssa Claudia Corinna Benedetti, presidentessa dell’Onps, anche il dott. Gennaro Miranda, capogruppo del PdL della città degli scavi, che ha sottolineato l’impossibilità di accedere a strumenti di finanza agevolata per coloro che hanno degli immobili sui quali pesa un condono o comunque una situazione di abusivismo, quindi ha messo in chiaro l’impossibilità di tali strutture ad attuare manovre di riconversione imprenditoriale. Tra i rappresentati delle amministrazioni locali invitate al convegno, oltre al sindaco Daniele, ha accolto l’invito solo il dottor Ciro Borriello, primo cittadino di Torre del Greco, che per motivi istituzionali si è fatto rappresentare dal suo portavoce, il prof. Antonio Borriello. Questi ha focalizzato il suo intervento sull’intensificazione della rete delle infrastrutture, tra cui una ristrutturazione della panoramica pedemontana e del porto. A rappresentare il comune corallino è intervenuto anche il presidente della Pro Loco, Altiero, che nel suo intervento ha proposto una sorta di catasto delle seconde case, ritenendolo più realistico del trasferimento in regioni ospitanti al di fuori della zona rossa. Per chiarire la condizione in cui verte la zona rossa, da un punto di vista tecnico, è intervenuto il professor Giuseppe Rolandi, docente di Vulcanologia presso la Federico II, il quale ha messo in evidenza, senza usare mezzi termini, la inopportuna mappatura della zona rossa. Alla manifestazione hanno partecipato, esprimendo la loro opinione sulla questione, anche il consigliere comunale di Ercolano, Antonio Ascione, e il l’ing. Nunzio Di Martino, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell´ufficio Roma capitale, e l’avvocato Antonio Bucci, coordinatore territoriale Onps-Campania. Le conclusioni del convegno sono state affidate alla dottoressa Benedetti, che ha sottolineato la tesi del professor Rolandi sostenendo che il Gran Cono dista da Pompei 12 km e da Napoli soli 7 km, pur rimanendone esclusa. Questo ci fa capire chiaramente che la perimetrazione dell’aria rossa è stata realizzata seguendo una politica sbagliata. “Questa campagna di sensibilizzazione è un atto molto importate - ha spiegato il presidente Di Dato -, al quale le istituzioni e i decisori politici avrebbero dovuto prendere parte ma non per fare passerella in periodo di campagna elettorale, ma per creare le condizioni tali per poter lavorare sulle proposte da mettere in atto per salvare il territorio da una morte economica e culturale. Il messaggio lanciato, sfortunatamente, non ha raggiunto tutti come ha dimostrato l’assenza di alcuni amministratori locali e altri enti che non hanno preso parte all’incontro”. CARLA CATALDO UFFICIO STAMPA ASSOIMPERO