A cura della Redazione
Cresce giorno dopo giorno l’ansia tra gli abitanti di Pompei (specie i residenti della zona nord) per le conseguenze sull’ambiente derivanti dalla vicinanza alla discarica del Vesuvio. Finora l’argomento non era stato all’ordine del giorno. Nessuno aveva prestato molta attenzione alle iniziative dei comitati di lotta delle confinanti Boscoreale e Terzigno contro la discarica. All’improvviso, l’attenzione generale si è focalizzata sul problema. Probabilmente non hanno giocato solo i miasmi che si sentono ogni tanto alla contrada di Tre Ponti, dove i residenti si sono lamentati con i politici di riferimento. A far montare l’ansia sono state piuttosto le notizie circolate il giorno dopo il blitz dei vigili urbani boschesi, nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 aprile. In quella famosa nottata i solerti poliziotti locali hanno ispezionato e sanzionato molti dei 70 autocompattatori e tir che transitavano sul territorio, diretti alla discarica. Il risultato finale è che è risultata evidente la fatiscenza dei mezzi dell’Asia utilizzati per il trasporto della spazzatura, il 15 per cento dei quali provenienti dal c.d.r. di Caivano. Tra l’altro, è stato rilevato che alcuni automezzi perdevano percolato lungo il percorso, inquinando in modo irreversibile l’ambiente. A preoccupare maggiormente l’opinione pubblica è stata però la dichiarazione a caldo del sindaco Gennaro Langella (di centrodestra) che si è domandato che fine avevano fatto altri 100 compattatori, dal momento che ogni notte a Boscoreale ne passano 150. “Chi li ha bloccati per evitare i controlli? Cosa trasportavano di così pericoloso da evitare i nostri controlli?”. Domande legittime di un amministratore coscienzioso. Le sue perplessità dovrebbero aver aperto gli occhi (e le orecchie) dei sindaci colleghi del territorio confinante e segnatamente Pompei, dal momento che la nota cittadina turistica è sede di tre caselli autostradali (della Napoli Salerno) che sono i più vicini alla discarica di Terzigno. Se i Tir che trasportano spazzatura nel corso della notte e qualche volta inquinano durante il transito è naturale domandarsi per dove passano al fine di prendere le cautele necessarie per la tutela della salute pubblica. “A Pompei al momento non sono state presentate specifiche denunce da parte dei privati”. Ad fornire piene assicurazioni in merito è la dirigente della stazione di Pubblica Sicurezza di Pompei che pertanto non ha avviato alcuna indagine in merito. Dal canto suo il comandante Valio dei vigili urbani ha riferito di non avere la possibilità di effettuare controlli negli orari notturni per verificare (come è stato fatto colleghi della vicina Boscoreale) se c’è transito di mezzi fuori norma diretti alla discarica e verificarne la regolarità. MARIO CARDONE