A cura della Redazione
La contrada di Fossa di Valle potrebbe diventare come il "Prater" di Vienna. Il progetto é passato di mano in mano al primo piano di palazzo De Fusco. Ha entusiasmato il primo cittadino di Pompei, tanto che si è recato in sopralluogo nell’area destinata, vale a dire sulla strada del Vesuvio. Punta a trasformare una contrada prevalentemente agricola in un parco dei divertimenti, con verde attrezzato, giostre ed altre attrazioni. L’idea è d’installarvi una ruota panoramica come nella maggiori metropoli europee: Londra, Vienna, Parigi e Milano. L’iniziativa viaggerebbe sulla base di una convenzione pubblico–privato al fine di portare a Pompei un’iniziativa destinata a diventare la terza attrazione della città, dopo gli Scavi archeologici ed il complesso monumentale mariano. L’ideatore, professor Manocchio, docente universitario napoletano che ricopre la carica di assessore ai Lavori pubblici, ha affascinato i colleghi con la proposta della “grande giostra” che offre ai visitatori di Pompei un colpo d’occhio sulla città antica e moderna al di fuori dall’ordinario. La veduta dalla ruota coprirebbe le rovine archeologiche, il campanile del Santuario con la statua della Madonna insieme corso terminale del fiume Sarno. Oltre c’è la cartolina vibrante del golfo di Napoli. Nelle giornate limpide lo sguardo dei “navigatori roteanti” arriverebbe sino alle sagome delle perle del golfo. Sull’altro versante la veduta dello “Sterminatore Vesevo” e del parco sottostante non è meno suggestiva. Rimettendo i piedi a terra ci sono problemi applicativi che appaiono gravosi. Manocchio è creativo. Ha proposto anche un eliporto per Pompei. Ha il nome dell’imprenditore che finanzierebbe l’iniziativa. L’assessore ai lavori pubblici non ne ha svelato l’identità ma ha fornito elementi utili per il suo identikit spiegando che servono mezzi ingenti. Il sito d’installazione della ruota é un terreno agricolo che dovrebbe cambiare destinazione d’uso. Soprattutto servirebbero tutta una serie di permessi che per un’area così preziosa dal un punto di vista paesaggistico appare un’impresa titana. Si pensi che per aree meno rilevanti di quella vesuviana, Italia Nostra ha parlato di “ecomostro”. A Pompei altri avevano pensato in passato a questa iniziativa ma hanno dovuto rinunciare. Una bella sfida, alla fine. Carmine Cirillo, il politico di maggioranza che avalla l’iniziativa, ha dichiarato: “Gli amministratori bravi in questi casi si vedono dal risultato finale”. MARIO CARDONE