A cura della Redazione
Servizio d’ordine delle grandi occasioni nella città di Pompei nel corso della giornata di ieri. Si è trattato di accogliere adeguatamente, nella prima serata la processione dell’azione cattolica partita da Napoli verso il Santuario della Madonna del Rosario. Il lungo corteo di pellegrini si è snodato lungo le strade del capoluogo campano a partire dalle 13,30. A guidare il corteo di devoti, che quest’anno conta almeno ventimila partecipanti (nella maggioranza giovani), è stato il cardinale Sepe, che ha fissato l’appuntamento con i devoti alla Vergine del Santo Rosario alle ore 12.30, presso la Basilica del Carmine Maggiore. La partenza del corteo è coincisa con la fine di una breve liturgia. I pellegrini hanno percorso, come ogni anno, la strada che porta a Pompei attraversando i centri della costa vesuviana,vale a dire l’area a Sud della provincia di Napoli. Sono stati accolti all’interno della “cittadella mariana”, presso la cosiddetta area meeting, dall’Arcivescovo-Prelato del Santuario di Pompei, Carlo Liberati. Dopo la Celebrazione Eucaristica, presieduta dalle ore 21.30 da Crescenzio Sepe, entrambi (cardinale ed arcivescovo) hanno rivolto un discorso agli astanti (una folla di non meno di trentamila persone formata da pellegrini e dalla popolazione locale). L’iniziativa è oramai una tradizione che si ripete ininterrottamente dagli anni ’60 ogni quarto sabato di maggio ad opera della Gioventù di Azione Cattolica di Napoli. E’ divenuta oggi giorno evento ecclesiale che coinvolge credenti provenienti dalla diocesi di Napoli e da altre diocesi campane. Essi attraversando le strade hanno espresso insieme alla devozione mariana una forte testimonianza di fede, che con il Cardinale Sepe sta assumendo recentemente anche una valenza civile di alto profilo. Il tema conduttore del pellegrinaggio di quest’anno è “Camminate con gioia incontro al Signore” La Chiesa di Napoli è stata pellegrina in cammino per le strade della provincia troppo spesso insanguinata e trasfigurata dalla camorra e dal malaffare che si manifestano in episodi di cronaca dove ingiustizia, violenza e illegalità sono all’ordine del giorno. La partecipazione punta ad imparare da Maria, la Madre del Signore, ad essere testimoni di gioia, di quella gioia che nasce dall’incontro con Gesù maestro. I pellegrini insieme all’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe hanno pregato ai piedi della Madonna del Santuario di Pompei perché nella nostra terra torni finalmente un poco di pace e di giustizia e, se possibile, anche di lavoro, dal momento che sono i ceti più umili della popolazione campana, che sono anche i più religiosi, ad essere colpiti dalla crisi economica. L’intento finale è di riuscire, sotto la guida della Chiesa, a far vincere il bene sul male e ricostruire i luoghi della speranza. A Pompei bar, ristoranti, i negozi di souvenir e le bancarelle sono rimasti aperti fino a sera inoltrata. L’arrivo di numerosi pellegrini in città ha rappresentato una boccata d’ossigeno per il commercio. MARIO CARDONE