A cura della Redazione
Una dichiarazione del sindaco di Pompei Claudio D’Alessio ha messo il punto alle illazioni che da alcuni giorni riempivano le pagine della stampa locale su tempi e modalità del rimpasto dell’esecutivo amministrativo della città mariana. Non solo due o tre assessori: si rinnova la giunta al gran completo. Altro che rimpasto. Per la fine dell’ispezione della commissione d’Accesso, D’Alessio cambia la squadra dei più stretti collaboratori, mettendo forse mano anche al programma. E’ presumibile, però, che alcuni assessori (come Avino e Uliano, che hanno lasciato il posto di consigliere comunale) usciranno dalla porta per tornare dalla finestra, presumibilmente con un’altra delega. “Venerdì prossimo annuncerò i nomi della nuova giunta amministrativa – ha dichiarato D’Alessio -. Nel frattempo procederò a colloqui bilaterali – ha concluso - incontrando fino alle ore 24 di giovedì le rappresentanze di tutti i gruppi politici della maggioranza. Faremo presto (venerdì 18 è fissata la proclamazione del nuovo esecutivo, nda) per non lasciare vuoti amministrativi”. D’Alessio ha sottolineato la compattezza della sua maggioranza: “Tutte le formazioni che ne fanno parte concorrono al cambiamento - ha precisato –. Dal canto loro gli assessori in carica hanno messo a disposizione il loro mandato”. Con questa uscita il sindaco di Pompei ha messo fine alle iniziative isolate (più o meno concordate) di alcuni amministratori di uscire dall’esecutivo. Prima lo ha fatto Sabatino (con delega alla Cultura). Aveva dichiarato di lasciare per motivi personali. Questa mattina é pervenuta la lettera di Lilly Loster che, al contrario, ha preferito dare un significato politico alla sua rinuncia. In questo modo, la giunta targata D’Alessio stava dando l’impressione di franare. Ecco il motivo di cambio di strategia: dall’attendismo al contrattacco. Attenzione, D’Alessio ha precisato che “Il cambiamento in corso non riguarda, per il momento, la figura del presidente del Consiglio”. Fuori dalla metafora, Ciro Serrapica rimane seduto solidamente sulla sua poltrona. D’Alessio punta sicuramente a sostenere l’immagine del suo fedele alleato in vista del congresso del Partito Democratico, dove è chiamato ad esercitare un ruolo di garante per il mantenimento degli equilibri politici a sostegno della sua giunta. MARIO CARDONE