A cura della Redazione
Mario Cardone) Il vino pompeiano sarà protagonista a ”Vinum nostrum” manifestazione fiorentina in cartellone dal 20 luglio al 15 maggio 2011 a Palazzo Pitti. Il cammino della vite durante la storia antica ha seguito il percorso della cultura occidentale. L’area archeologica vesuviana detiene una testimonianza eccezionale in questo campo perché l’eruzione del Vesuvio del 79 d. C. sigillò le tracce degli ambienti naturali dell’epoca, consentendo al laboratorio scientifico SANP (unico al mondo nel suo genere) il reimpianto dei vigneti dell’antica Pompei riproducendo condizioni similari. La produzione del vino all’interno del parco archeologico è nata dalla sperimentazione del Laboratorio, promossa recentemente dal commissario delegato per l’emergenza Marcello Fiori. Il pregiato vino “Villa dei Misteri” è diventato un dono simbolico per le ambasciate italiane. “Durante la mostra di Firenze i turisti che arriveranno a Pompei percorreranno la “via del vino antico” - ha spiegato Fiori - saranno anche invitati alla mostra fiorentina. La SANP con il Laboratorio di Ricerche Applicate diretto da Annamaria Ciarallo ne ha curato le iniziative. I primi due percorsi partiranno il 20 luglio. Gli studi archeologici vesuviani confermano la produzione locale di un “vino pompeiano”. Sul terreno furono trovati dai ricercatori pollini e frammenti di legno delle viti insieme alle cavità lasciate nel terreno dalle radici, a conferma della presenza di viti appoggiate a pali di legno e dislocate su filari orientati in direzione Nord-Sud. Volendo trasformare in vigneti gli stessi spazi coltivati di un tempo si decise di mettere a dimora, dopo quattro anni di sperimentazione, due vitigni autoctoni: lo sciascinoso e il piedirosso. Scelta che è stata operata sulla base dello studio degli antichi affreschi. Attualmente le uve dei vigneti dell’antica Pompei vengono vinificate da un’azienda privata con l’etichetta “Villa dei Misteri”. MARIO CARDONE