A cura della Redazione
Boom di visitatori nel giorno di Ferragosto agli Scavi archeologici di Pompei (+ 9.41 % nel week-end, con incremento del turismo negli altri siti vesuviani pari+ 8.67 %). Gli Scavi pompeiani si confermano meta culturale dell’anno. Questa bella notizia è accompagnata da una meno brillante che riguarda l’apertura di un fascicolo da parte della magistratura di Torre Annunziata sulla base dell’esposto del segretario Uil Mibac, Gianfranco Cerasoli, contro la gestione commissariale di Marcello Fiori del sito archeologico, fedelissimo del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. La denuncia del sindacato precede e va oltre le riserve espresse dalla Corte dei Conti sul fatto che gli scavi archeologici vesuviani non sono assimilabili ad una calamità naturale né ad un grande evento. Secondo la Uil si deve far chiarezza sulla gestione del commissariamento degli scavi di Pompei che è mancato di trasparenza. Nell’esposto-denuncia di Cerasoli è stata denunciata l’iniziativa di inibire ai turisti la vista al Teatro Grande recentemente restaurato. Decisione, secondo la Uil, inconcepibile in considerazione che il Teatro Grande è stato restaurato con risorse pubbliche rivenienti dagli incassi al botteghino d’ingresso degli Scavi di Pompei. Considerazione condivisa dalla società civile campana che da tempo ha precisato che il Teatro Grande non è riserva esclusiva del San Carlo o delle manifestazioni culturali notturne. Altra denuncia della Uil riguarda l’aumento del costo del biglietto d’ingresso con la visita multisensoriale della casa di Giulio Polibio e del cantiere-evento dei Casti Amanti. Esso è lievitato a 22,50 euro (+11 euro per l’accesso agli scavi, + 10 euro per le due nuove domus + 1,5 euro per la prenotazione). Secondo la Uil tale decisione doveva passare prima per il vaglio del Comitato per i biglietti (organismo istituito presso la Direzione Regionale della Campania). Nelle numerose pagine della denuncia di Cerasoli spicca la mancanza di trasparenza della gestione Fiori e l’invasività degli interventi effettuati nel Teatro Grande con la "cavea completamente costruita ex novo con mattoni in tufo di moderna fattura". Altra nota di censura riguarda “la composizione della struttura dei componenti dello staff del Commissario e le competenze possedute". Inevitabile l´apertura di un procedimento disposto dal procuratore aggiunto di Torre Annunziata Raffaele Marino. Sicuramente, nei prossimi giorni tornerà alla Direzione degli Scavi di Pompei la Guardia di Finanza, già intervenuta alla fine della gestione Profili. Il suo successore Fiori annullò tutti gli appalti precedentemente concessi, fatta eccezione per il ristorante gestito da Autogrill, oggetto di dure critiche perché non ha fatto partire per i turisti il menù a base di specialità tipiche territoriali. Iniziativa prevista in una specifica convenzione tra Regione Campania e Commissariato all’emergenza. MARIO CARDONE