A cura della Redazione
Tempo di bilancio finale per chi ha deciso in questa estate torrida di trascorrere qualche serata nello spazio all’aperto del MADRE (Museo D’arte contemporanea Donna Regina) tra arte, cinema, danza, teatro e musica live. Immancabile qualche puntata al ristorante Madre Vino, prima o dopo lo spettacolo, a gustare i manicaretti della chef Melania. L’accoglienza è calda e simpatica, il repertorio eclettico, raffinato ed esclusivo, la spesa modesta. Fate un poco i conti. Molti hanno concluso di averci guadagnato sotto molti punti di vista. Venerdì, ultimo live musicale di agosto (il ciclo chiude l’8 settembre nella speranza di repliche). L’aria torrida si questo scorcio d’estate ha trovato nei blues di Roberto Ciotti (nella foto) un motivo di consolazione. L’artista capitolino ha presentato i brani del suo ultimo c.d. insieme alla band composta da Simone Scifoni (piano ed organo) Valter Detond (batteria) Elio Buselli (basso) Flavinho Vargas (percussioni). “Troubles and Dreams”. Complessivamente tredici brani originali, nella maggior parte eseguiti dal vivo nella serata di venerdì. Si tratta dell´opera della maturità de bluesman romano, che si è esibito in una carrellata divisa tra brani tradizionali e pezzi moderni accompagnati dal sound elettrico della sua chitarra, dai suoni e dalle percussioni. Molto applauditi anche gli assolo dei ragazzi (si fa per dire!) della sua band. Nei brani c’è il recupero di molte melodie tradizionali blues fuse nei ritmi e nello stile caratteristico di Ciotti. Si dipana nel suo live la matassa degli affetti e passioni: dalla sua donna (Black Angel) alla madre, recentemente deceduta (Mama) Non mancano tra i suoi brani motivi politici (I’m fool and i’m free) e tematiche sociali. Non poteva mancare nella splendida serata la sua perla autobiografica (in italiano!). Vale a dire l’appassionato omaggio alla capitale cosmopolita “molto cambiata ma sempre più bella che mai”. Il brano “Stanotte Roma” è un pezzo fisso della sua scaletta. Né poteva mancare tra le sue hit il pezzo che lo ha reso popolare tra il grande pubblico “No More Blue”, nella colonna sonora “Marrakech Express” di Salvatores. MARIO CARDONE