A cura della Redazione
Dopo l’intervento ufficiale del Santo Padre, che domenica è stato pubblicamente solidale con le famiglie del territorio vesuviano minacciate nella salute dalle discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, dichiarando “ci vuole una soluzione condivisa” contro l’emergenza spazzatura nella provincia di Napoli, è stata la volta dell’arcivescovo-prelato di Pompei, Carlo Liberati. In un comunicato, il prelato ha rinnovato la sua “profonda e sofferta solidarietà ai Comuni di Terzigno, Boscoreale e tutti quelli della fascia vesuviana e del Parco Nazionale del Vesuvio per il cumulo di immondizie che ci umilia, ammorba, rende l’aria irrespirabile, avvelena e corrompe le acque e le sorgenti, avvelena i frutti della terra e vanifica il lavoro delle mani dell’uomo”. Liberati ha ricordato: "Lo dicemmo già il 3 ottobre, giorno della Supplica ed è stato lieto che anche il Cardinale Sepe é intervenuto contro lo scempio ambientale". "Anche Pompei è piena di rifiuti – ha notato l’arcivescovo, come al solito severo nei confronti dell’amministrazione cittadina -. Il governo siamo tutti noi – ha argomenteto - la colpa è di tutti, anche nostra" ha concluso, denunciando inoltre l’inquinamento del fiume Sarno: “Tra poco sarà insopportabile e umilierà anche il Santuario di Pompei”. Sulla crisi ambientale si è pronunciato anche l’assessore al comparto di Pompei, Amato La Mura, che ha ricordato che anche nei periodi peggiori Pompei, è stata fuori dal clima esasperato dell’emergenza più grave. “In questi ultimi dieci giorni non abbiamo potuto prelevare i rifiuti secchi. Si sono formati alcuni cumuli di immondizia di questo tipo, che saranno al più presto eliminati – ha spiegato La Mura –. Tengo a precisare però - ha proseguito - che abbiamo ripulito a dovere le scuole, gli edifici pubblici e lo stesso Santuario di Pompei, oltre a molti esercizi commerciali, perché abbiamo trovato una discarica alternativa”. Ha concluso l’assessore all’Ambiente della giunta D’Alessio, che nell’occasione ha raccomandato ai cittadini di seguire l’invito dell’arcivescovo alla massima collaborazione sul fronte ambientale. “Massima collaborazione nella raccolta differenziata – ha dichiarato - che continua anche in questi giorni di crisi, che riguarda esclusivamente il prelievo dei rifiuti secchi”. MARIO CARDONE