A cura della Redazione
Il Consiglio comunale di Castellammare di Stabia ha approvato il regolamento di polizia urbana propostao dal sindaco Lugi Bobbio. “Esprimo soddisfazione per un provvedimento che riporta Castellammare nel novero delle città civili”, ha dichiarato il primo cittadino. Il Regolamento è suddiviso in nove titoli, per 41 articoli, ognuno dei quali disciplina aspetti e condotte della vita civile dei cittadini di Castellammare di Stabia, come: la sicurezza urbana e la pubblica incolumità; l´igiene, il pubblico decoro e la decenza; la quiete e la tranquillità delle persone; l´igiene e il decoro nelle attività e nei mestieri; la mediazione sociale, l´assistenza e l´educazione alla legalità. Il documento prevede anche un apposito capitolo destinato alle sanzioni, che partono da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. In particolare, il Regolamento – in relazione alla fruizione dei beni comuni quali strade, piazze, parchi e giardini – impone il divieto “di giocare a pallone, aggirarsi, sostare o sdraiarsi in costume da bagno o, in ogni caso, a torso nudo o abiti assai succinti”. Mentre, per quanto riguarda, il “Mantenimento della decenza” è fatto divieto di “svestirsi e bagnarsi in presenza di altri al di fuori degli stabilimenti e dei luoghi aperti al pubblico”, di “profferire, in luogo pubblico o aperto al pubblico, bestemmie o frasi offensive per il rispetto e la pietà altrui, nonché abbandonarsi al turpiloquio o ad atti in ogni caso offensivi della decenza e della morale”. E, ancora, in riferimento alla “Cessioni e vendite di prodotti alcolici”, nel Regolamento si legge: “La cessione o la vendita – da parte di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e di esercizi commerciali, nonché di luoghi di ritrovo – di bevande alcoliche a minori di età, è vietata in qualunque orario di apertura”. La vendita di prodotti alcolici a maggiorenni, invece, “è vietata tra le ore 22 e le ore 8 di tutti i giorni feriali e festivi”. “La città di Castellammare di Stabia aveva un eccezionale bisogno di un testo fondamentale per la convivenza civile, qual è il regolamento di polizia urbana”, ha commentato il sindaco, Luigi Bobbio. “I cittadini devono poter conoscere quali sono i comportamenti vietati perché potenzialmente o concretamente incompatibili con la corretta dinamica sociale, che è fatta di diritti e doveri. In particolare, i doveri - che si collegano in maniera diretta ai divieti - rappresentano i paletti tramite i quali si impedisce che la convivenza civile si trasformi in conflitto civile. Anche su questo punto, attraverso il Regolamento, l´Amministrazione da me guidata opera fattivamente per colmare uno dei tanti vuoti e delle tante inefficienze delle passate Amministrazioni, che - così mostrando sostanziale disinteresse per il benessere collettivo - hanno preferito alimentare una quotidianità fatta di disordine e di degrado, nei quali poter sguazzare con stili di malgoverno utili soltanto a mantenere un potere in grado di favorire gli amici e di approfittare dei bisogni della gente comune”, ha continuato Bobbio. “Il Regolamento di polizia urbana è inoltre indispensabile anche ad un sempre migliore funzionamento del Corpo di polizia municipale, cui – in questo modo – viene affidato un nuovo strumento di necessario controllo sociale. Le regole servono alla città e ai cittadini per vivere meglio, e le sanzioni connesse alla loro violazione servono alla polizia municipale per poter indurre i riottosi, i ribelli o più semplicemente i maleducati a un rispetto di se stessi e degli altri, rispetto che laddove non sia spontaneo deve poter essere imposto. Il Regolamento di polizia urbana serve, dunque, a ricordare a tutti che la parola chiave della convivenza civile è il rispetto. E se ogni cittadino pretende di essere rispettato, può ottenerlo innanzitutto rispettando gli altri e la propria città”, ha concluso il sindaco.