A cura della Redazione
Sabato mattina, come da appuntamento, una consistente delegazione del comitato “Mamme Vulcaniche” ha aderito all’incontro dei popoli in lotta dell’area partenopea per i principali diritti dell’essere umano: lavoro, dignità, vita e acqua pubblica. Il corteo ha sfilato per le vie di Napoli riunendosi a Piazza del Gesù Nuovo, insieme ai gruppi studenteschi dei vari atenei, anch´essi sul piede di guerra contro la riforma Gelmini. Le “Mamme Vulcaniche” hanno portato il loro messaggio in merito alla lotta che quotidianamente si svolge alle falde del Vesuvio affinché i diritti ad una vita sana, serena, e soprattutto lontano dell´illegalità diffusa, in quanto calpestati da anni di incuria del territorio, vengano ripristinati. Al tam tam dei comitati, per l’occasione, sono intervenute più di 500 persone che hanno dato vita ad un corteo pacifico e ricco di colori. Nel pomeriggio, ritornate da Napoli, sempre loro, le instancabili “Mamme Vulcaniche”, si sono date appuntamento presso il presidio storico della lotta contro la discarica Sari, la rotonda “sul male” di “Boscoletale”. Qui si è avuto l’incontro con alcune esponenti del comitato internazionale “Donne in nero” o “Woman in black” che, innanzitutto, hanno voluto complimentarsi per i risultati mediatici e non, raggiunti grazie alle coraggiose iniziative fino ad ora portate avanti. Dopo aver illustrato gli ideali della loro associazione, hanno dato pieno appoggio e collaborazione alle azioni future previste sul fronte contro le discariche. V. M.