A cura della Redazione
«Ci teniamo a non essere fraintesi: il PDL non è contro la variante urbanistica Superplastic. Siamo contro la superficialità e lincapacità di questa amministrazione di sinistra nella gestione di una questione così delicata». E questa una parte del comunicato di Giorgio Arpaia dopo la decisione del consiglio comunale di rimandarne il voto a dopo le feste. «E in gioco il futuro di tanti lavoratori. Siamo pronti a confrontarci. Non è una vicenda di singoli ma va inquadrata in un contesto collettivo» conclude Arpaia, dopo aver assunto nel consiglio comunale di Pompei un atteggiamento censurato dai colleghi consiglieri. Lunedì pomeriggio il consiglio doveva prendere una decisione difficile. Arpaia con un colpo di scena lha resa ancora più problematica. Appena dopo lappello ha messo nelle mani del presidente Serrapica un documento che si è rifiutato di leggere congedandosi dallaula. Ha condizionato il prosieguo della discussione anche se tutti, a partire dallassessore Tortora, ne hanno testimoniato linfondatezza degli argomenti. Arpaia scrive di circostanze non veritiere della proposta che sarebbe palesemente illegittima enumerando adempimenti saltati o irregolari nella procedura preliminare. Considerazione che ha condizionato il dibattito anche se il nodo politico alla base della decisione è che «Da un lato cè la consapevolezza che ladozione di una variante al Piano Regolatore rappresenta un istituto straordinario; dallaltro la necessità di regolarizzare lampliamento del sito industriale per la salvaguardia del livello occupazionale» .Lo ha detto Allaria per Unità e Impegno e tutti hanno condiviso il suo parere di salvare lunico complesso industriale di Pompei. Serrapica ha dismesso per loccasione la veste istituzionale per indossare quella di padre tutelare delliniziativa politica (tra gli applausi degli operai e le critiche di qualche collega) attestando che la variante è un atto dovuto per correggere un errore politico di trentanni prima. Alla fine è passata la proposta di Conforti (Mpa) ribadita da Benincasa (Unità e Impegno) e fatta propria dal sindaco DAlessio che si è impegnato a portare avanti liniziativa di variante in tempi brevi e nella massima regolarità per tutelare i consiglieri deliberanti insieme ai soggetti (imprenditore e lavoratori) destinatari finali del provvedimento.
MARIO CARDONE