A cura della Redazione
Si dice che l’abito non fa il monaco. Non è sempre vero, come dimostra il caso di Pompei che ha recepito, tra i primi Comuni in Campania, l’indirizzo del ministro leghista Roberto Maroni di fare della polizia municipale un presidio di ordine pubblico. Ancora una volta il primo cittadino di Pompei, Claudio D’Alessio, che al corpo di polizia municipale dedica le sue maggiori attenzioni, ha colto al volo l’opportunità di piazzarsi tra i primi sindaco-sceriffo tricolore. Con l’anno nuovo i vigili urbani gireranno per i quartieri della città (centro e periferia) in tuta operativa ed “armati” di mazzetta di segnalazione. Già si discute con sindacati della novità. La polizia civica cambia look in piena coerenza con le moderne tendenze che vede nel corpo urbano il tutore dell’ordine pubblico a trecentosessanta gradi. Il sindaco D’Alessio, che segue in prima persona il comparto, non avendo nominato un assessore, ha voluto essere tra i primi a recepire l’innovazione. Così, dopo i fuoristrada e i telefoni ricetrasmittenti di ultima generazione, i vigili saranno dotati di tuta operativa (una specie di tuta mimetica di un solo colore) formata da basco, blusa a manica corta, pantaloni larghi e stivali. Il tutto in materiale ignifugo. La spesa del Comune si aggira intorno ai ventimila euro ma l’investimento è considerato altamente produttivo a Palazzo De Fusco perché serve alla tutela dell’ordine in una città che ha ambizioni turistiche. Quali sono i potenziali “nemici” dell’ordine e della legalità contro cui D’Alessio intende “scagliare” il drappello di poliziotti urbani? Innanzitutto, lucciole e passeggiatrici di ogni sesso che la notte affollano il perimetro fuori gli scavi archeologici. In secondo luogo, le bande di scalmanati che nei fine settimana arrivano dai centri vicini turbando la pace del Santuario ed il sonno tranquillo dell’Arcivescovo Liberati e del suo clero. In terzo luogo, gli extracomunitari venditori abusivi di falsi griffati che fanno concorrenza sleale ai commercianti del centro che votano e pagano le tasse. La novità del nuovo look è costituito dalla mazzetta di segnalazione: uno strumento di attenzione per il pubblico perché fabbricato in materiale fluorescente, visibile nelle ore notturne ma che, all’occasione, diventa un vero e proprio “manganello fuori ordinanza”, tant’è vero che i poliziotti urbani hanno conseguito nei giorni scorsi un regolare attestato di partecipazione al corso A.I.E.Di.Pe. (associazione italiana esperti difesa personale) per apprenderne le tecniche d’uso in caso di bisogno. MARIO CARDONE