A cura della Redazione
E’ finita a Pompei l’epoca del taxi selvaggio. La città degli Scavi e del Santuario della Vergine del Rosario ,che vanta ambizioni turistiche di alto livello, va organizzandosi alla meglio nelle sue varie componenti, in primis i servizi che danno una marcia in più al funzionamento complessivo della macchina dell’accoglienza offrendo tariffe trasparenti. La notizia, pertanto, della costituzione e registrazione dell’Associazione tassisti Pompeiani è stata accolta dalla società civile del centro mariano con grande favore. Una ventina di operatori in tutto, forniti di regolare licenza comunale, dopo un anno di trattative hanno cancellato decenni d’incomprensione coltivando il valore del mettersi insieme nell’interesse della categoria e dell’utenza turistica e pompeiana. L’obiettivo di fondo è di combattere l’abusivismo palese o mascherato con tanti operatori non autorizzati che invadono ogni giorno il territorio di Pompei, creando disordine nel servizio e nell’applicazione delle tariffe. I fondatori della neonata Associazione Tassisti Pompeiani hanno informato l’opinione pubblica che spesso le tariffe praticate dagli abusivi sono due/tre volte più alte di quelle dei regolari. Per cancellare queste “estorsioni” che ledono il buon nome della categoria, è stata costituita con la partecipazione di tutti l’associazione che intende innanzitutto collaborare con l’amministrazione comunale, che in passato noN si è dimostrata sempre al corrente delle problematiche che riguardano il trasporto pubblico. Di conseguenza, le soluzioni sono state sovente intempestive ed improvvisate. L’organico di direzione dell’associazione tassisti della città mariana, operativo con il nuovo anno, è formato da Giovanni Federico (presidente), Mario Marino Matrone (vice presidente) ed Angerlo Boccia (tesoriere). Nel corso delle trattative per arrivare alla fumata bianca sul decollo dell’associazione, resta da segnalare il ruolo propositivo svolto dal caparbio Franco Matrone. MARIO CARDONE