A cura della Redazione
Pubblichiamo il comunicato diramato dai gruppi di opposizione sulla vicenda dell´assenza preannunciata della maggioranza al Consiglio comunale di ieri attraverso una nota del sindaco Gennaro Langella Il sindaco Gennaro Langella continua nella sua farsa che ha ormai tre anni di vita. L’ultimo episodio riguarda il comunicato stampa emesso dall’attore principale (il sindaco) e dalle sue comparse (i consiglieri di maggioranza) con il quale hanno dichiarato di non partecipare al Consiglio Comunale del 20 giugno in quanto “luogo di sterili e strumentali polemiche…senza che siano prodotti atti concreti che interessino la città”. Al di là dell’uso discutibile del sito del comune per comunicazioni politiche e non istituzionali, e’ veramente singolare che un sindaco e la sua maggioranza blindata da ben 14 consiglieri (tra cui transfughi e opportunisti) salga sull’Aventino per sfuggire al confronto con l’opposizione dotata di soli 7 consiglieri!!! Il dilemma dell’Amministrazione Langella, numericamente maggioranza, è sapere di essere minoritaria rispetto alle attese dei cittadini e alle ragioni delle opposizioni! I consiglieri di minoranza chiedono da mesi, come da regolamento comunale, di discutere di problematiche inerenti la vita quotidiana dei cittadini boschesi: il sospirato Piano Urbanistico Comunale, la definizione della tanto attesa Area Mercatale, la consegna dell’Asilo Nido di via De Falco, il futuro delle Opere pubbliche ex 219 di Villa Regina (prossime alla consegna), valutazioni sulla Gestione del Personale comunale e relativa Riorganizzazione dei Servizi. Sono forse argomenti inutili? La risposta del Sindaco e delle sue comparse è: una fuga continua con scusanti puerili. Non solo la maggioranza e il Sindaco erano assenti al Consiglio del 20 giugno ma si sottraggono al confronto ormai da mesi, calpestando (loro sì) il rispetto e il decoro dell’Assemblea Consiliare. Un Sindaco monocratico che continua nel tentativo di zittire l’opposizione anche nell’Assise Comunale, dopo averle tolto rappresentanza nel CdA di Ambiente Reale, nella Commissione elettorale, aver reso ininfluente l’azione delle Commissioni Consiliari Permanenti non inviandovi gli atti di competenza, interferendo sull’autonomia dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Un Sindaco che considera il Consiglio Comunale “una palla al piede” o “un intralcio” dimenticando che è vera rappresentanza democraticamente eletta dai cittadini e quindi espressione del loro pensiero. Che cessi la farsa e cominci la realtà, per il bene del paese e delle istituzioni il sindaco ha una sola scelta disponibile: dimettersi. I gruppi consiliari Pd, UdC e IdV