A cura della Redazione
L’associazione dei commercianti di Pompei, con un´iniziativa del presidente Di Paolo, chiede all’amministrazione comunale di riqualificare il contesto urbano limitrofo all’ingresso degli scavi archeologici di Piazza Anfiteatro, che collega il centro antico con quello moderno. Invece, l’altro ingresso del parco archeologico si trova fuori mano: a Porta Marina, in un’area periferica, isolata rispetto al contesto urbano. Situazione che taglia fuori il flusso turistico culturale dalla città moderna, lasciandolo ad esclusivo appannaggio di pochi operatori privilegiati che si sono arricchiti. Si tratta alla fine, per l’amministrazione di Pompei, guidata dal sindaco Claudio D’Alessio, di riqualificare Piazza Immacolata, cercando in primis un accordo con la Chiesa per il restauro della facciata dell’enorme edificio dell’ex orfanotrofio femminile, parzialmente locato dalla Casa di Cura Maria Rosaria. In esso era prevista l’installazione del museo archeologico pompeiano che doveva usufruire di un finanziamento regionale. Un progetto che è rimasto irrealizzato, stipato nel cassetto dei sogni del sindaco D’Alessio. Resta, l’ex orfanotrofio femminile, un edificio determinante nel contesto paesaggistico dell’area urbana di Pompei. Comprende piazza Anfiteatro, un tratto di via Roma e piazza Immacolata. Quest´ultima è di fatto l’unico agorà pompeiano, a disposizione della vita sociale del centro vesuviano, dal momento che piazza Schettini è indisponibile per i ben noti motivi, mentre le altre due piazze di Pompei (Bartolo Longo e Porta Marina) servono solo al Santuario della Madonna del Rosario e alla soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei. Secondo l’Ascom, tutta l’area adiacente deve essere riqualificata con lavori pubblici, revisione dei parcheggi, soprattutto eliminazione dell’abusivismo. Il Comune deve anche convenire con la soprintendenza archeologica le funzioni e la disponibilità di Piazza Anfiteatro che durante la gestione Guzzo é stata presentata come un’area vincolata alla vivibilità urbana. Il problema attuale è che non è ancora agibile la struttura moderna d’ingresso (molto discussa) in acciaio e cristalli che doveva ospitare la biglietteria, il book shop e il servizio bagagli. MARIO CARDONE