A cura della Redazione
La crisi finanziaria ed il conseguente blocco dei fondi regionali a sostegno del progetto di interramento della Circumvesuviana è solo uno dei problemi che si presenteranno in autunno sul tavolo del sindaco di Pompei Claudio D’Alessio. Sull’argomento va precisato che è arrivato il tempo di passare dalle parole ai fatti. Un consiglio comunale monotematico sull’argomento ha già avuto luogo l’anno scorso senza portare ad alcun risultato. Ora è tempo di passare ad iniziative politiche “pungenti” nei confronti dei vertici regionali di partito. La questione politica più spinosa riguarda, comunque, la definizione dei contorni della maggioranza D’Alessio. Il sindaco di Pompei deve in primis sondare le reali intenzioni di “Unità e Impegno”. Capire se “i quattro moschettieri” vogliono stare dentro o fuori il governo della città e regolarsi di conseguenza. Si prospetta, tra l’altro, per D’Alessio, il rimpasto di giunta dal momento che Uliano, a meno di ripensamenti, non dovrebbe ritornare sulla poltrona di assessore alle Politiche Sociali che ha abbandonato in netto contrasto con il primo cittadino, sbattendo la porta. A questo punto se “Unità e Impegno” sceglierà di rimanere in maggioranza l’assessorato (o una delega alternativa) tornerà a loro. Altrimenti i primi ad avanzare pretese saranno il duo Mpa Conforti e Malafronte che ne sono sprovvisti. Ma la decisione da prendere non è semplice perché D’Alessio dovrà rivedere l’attribuzione di tutte le deleghe configurando nuovi equilibri sulla base dei loro pesi specifici e dei meriti assunti in campagna elettorale. Nel frattempo, dati i tempi, sarebbe il caso di provvedere ad una grave mancanza: l’attribuzione della delega al bilancio ed alle finanza comunale dal momento che si prevede una grande mole di iniziative su quel settore di governo della città. Non a caso si parla insistentemente di aumento della Tarsu giustificato dall’esigenza di miglioramento del servizio. Argomento che ha fatto nascere due partiti in seno alla maggioranza: i favorevoli e i contrari. MARIO CARDONE