A cura della Redazione
E’ costata cara una tazzina di caffè ad A.E.G., un quarantenne pompeiano. Infatti mentre sorseggiava il caffè al bar di Mariconda, in compagnia degli amici, è stato fermato dai carabinieri della stazione di Pompei, al comando del maresciallo capo Canino. Il 40enne era stato condannato agli arresti domiciliari con il permesso di recarsi ogni giorno al lavoro presso un deposito, sito nella stessa zona della sua residenza (nella contrada di Mariconda). Invece se ne era andato spensieratamente al bar con gli amici senza osservare la prescrizione di residenza obbligatoria inflittogli dal magistrato del tribunale di Torre Annunziata. I militari, a seguito del controllo di routine presso la sua abitazione, non avendolo trovato a casa hanno intuito il suo debole: il bar del rione. E’ così è accaduto che al recluso lo stesso magistrato, venerdì scorso, per direttissima, ha allungato la pena di altri due mesi e venti giorni, da scontare allo stesso modo della precedente: vale a dire agli arresti domiciliari. MARIO CARDONE