A cura della Redazione
Una lodevole iniziativa di comunicazione digitale è stata messa in campo dal Comune di Pompei, che vanta un´esperienza all’avanguardia in Italia nel settore. L´obiettivo è quello di educare i giovani e, allo stesso tempo, mettere al servizio della città strumenti innovativi in grado di incidere su settori significativi della sua economia (ad esempio il turismo). Il progetto entra domani nella sua fase conclusiva, con un convegno a Palazzo De Fusco che prevede la partecipazione del massmediologo di fama mondiale Derrick De Kerckhove, del giornalista Giampiero Gramaglia e di Maria Rossignaud, direttore di Media Duemila, l’associazione che promuove la macchina mediatica in grado di fare di Pompei una città “aumentata”, vale a dire potenziata con il contributo di tutti nell’architettura digitale per le identità ubique (con presenza contemporanea in più siti, possibilità un tempo riservata esclusivamente agli dei). Il workshop studentesco che si è svolto a Pompei l’11 e il 12 novembre ha impegnato 120 studenti del Liceo Socio-Psico Pedagogico “E. Pascal” e dell’Istituto Bartolo Longo nella formazione dell’editoria ubiqua e nel mettere in campo nuove tecnologie di scrittura al servizio di corpi urbani, architetture, oggetti e intere città, trasformandoli in spazi di comunicazione. Nessuna città come Pompei può vantare una vasta tradizione nella comunicazione scritturale per graffiti, forma di colloquio originale sul piano sociale che ha creato le basi di una prospettiva avvantaggiata rispetto ai social network. I workshop hanno fornito ai giovani pompeiani gli strumenti pratici e teorici per creare una propria pubblicazione in “Realtà Aumentata”, potenziata da due piattaforme open source prodotte da FakePress per metterli in grado di sperimentare in piena autonomia. Il progetto realizzato è il risultato del workshop “L’Uomo Elettronico. Scritture e Identità Ubique”, ed ha dato luogo ad un intenso scambio di conoscenze in rete miranti alla costruzione di quattro progetti che puntano sui concetti apparentemente complicati (a causa della terminologia) di mappa aumentata, social network geolocalizzato e narrativa ubiqua. Alla fine, sotto la guida dei docenti Salvatore Iaconesi ed Oriana Persico (bravi e quasi giovani quanto i loro allievi) sono stati elaborati quattro prototipi di "Città Digitale”, che prendono il nome di UBIQUITOUS POMPEI, quattro modi diversi di concepire la “città aumentata”. Vale a dire uno spazio definito su cui ci si muove sulla base di un presupposto (come la visita della città moderna o di quella archeologica) con la possibilità di dire la propria. La piattaforma sarà presentata alla cittadinanza presso l´Aula Consiliare del Comune, in occasione del´evento conclusivo del ciclo “McLuhan incontra Pompei”. “I giovani rappresentano il futuro - ha dichiarato il sindaco CLaudio D´Alessio - ed è attraverso la tecnologia e il loro ingegno che la Città crescerà sotto tutti i punti di vista. Noi gli forniamo gli strumenti, loro costruiscono la città futura”. MARIO CARDONE