A cura della Redazione
L’Amministrazione di Pompei ha deciso di licenziare Equitalia. Si tratta di un’iniziativa che sicuramente farà sicuramente piacere a tutti, considerati i metodi impopolari ed esosi con cui questa società opera la riscossione delle tasse sul territorio. La notizia, che deve ancora essere verificata, è stata lanciata con un comunicato da Vincenzo Garofalo, un giovane dinamico (forse anche troppo perché rende pubblico un incarico politico al giorno. Tra l’altro ci risultano nuovi i movimenti di cui si autoproclama coordinatore). Il componente del Forum dei Giovani fa giustamente notare che l’Amministrazione comunale, che ha annunciato ufficialmente la revoca del mandato di riscossione dei tributi alla società Equitalia, ha anche, nello stesso tempo, fatto sapere l’intenzione di affidare il servizio di riscossione dei tributi comunali ad una diversa società esterna. In questo modo si mantengono i maggiori costi per i cittadini. Giustamente perché pagare un servizio due volte? Prima ai dipendenti comunali del servizio tributi e successivamente ad una società di servizi finanziari. I politici sono sempre propensi ad allargare la cerchia delle partecipazioni ai servizi pubblici, come è stato per esempio nel caso della privatizzazione del servizio idrico (attualmente abolito con il referendum). Il problema è che in questi casi di coinvolgimenti di terzi i posti di lavoro che si creano in più sono appannaggio esclusivo dei politici e delle loro clientele (almeno nella maggior parte dei casi), mentre il costo per il pagamento dei loro stipendi grava sulle spalle di tutta la popolazione. La gente comincia a rendersi conto e non vuole più stare al gioco. MARIO CARDONE