A cura della Redazione
La maggioranza di centrosinistra si è ricompattata prima del Consiglio comunale di sabato scorso, che aveva all’ordine del giorno una serie di decisioni importanti per Pompei, come, ad esempio, il bilancio di previsione, la definizione degli spazi riservati ai banchi di commercio al dettaglio a posteggio, il piano triennale delle opere pubbliche, il riconoscimento delle perdite di bilancio derivanti dalla gestione Aspide e tutta una serie di debiti fuori bilancio da regolarizzare in tempi ristretti. Sono ritornati nei banchi di maggioranza i cinque consiglieri appartenenti alla Casa dei Moderati, Salvatore Visciano, Raffaele Marra, Alfonso Conforti, Attilio Malafronte e Luigi Amitrano, che avevano disertato la seduta il giorno precedente. Come mai? Loro stessi hanno fatto sapere (smentendo voci di dissapori riguardanti il Centro Commerciale “La Cartiera”) che è ritornata la concordia nell’ambito della coalizione di maggioranza quando i suoi componenti in seduta plenaria, con il sindaco Claudio D’Alessio, hanno preso atto che la Casa dei Moderati vanta il credito di una poltrona nell’esecutivo cittadino. In poche parole, è sempre il duo Conforti-Malafronte che, con una divisa sempre nuova (prima si sono messi assieme, poi hanno cambiato partito, adesso sono entrati nella componente moderata), avanzano da tre anni sempre la stessa richiesta: avere un assessore a Palazzo De Fusco. In quest’ultima tornata del Consiglio comunale pare che D’Alessio e compagni abbiano formalmente promesso di accontentarli. A questo punto, secondo il censimento delle forze in campo (che son tutt’altra cosa da quelle che avevano vinto le elezioni) pare che a pagar pegno tocchi di nuovo al Partito Democratico, che, dopo l’uscita dalla maggioranza dei quattro consiglieri di "Unità e Impegno", sta progressivamente riducendo il peso del suo ruolo nell’esecutivo D’Alessio. Questa volta chi sarà penalizzato? Toccherà pagare dazio al giovane vicesindaco Claudio Alfano, che viene dato (anche se la sua quotazione è di molto scesa) come probabile concorrente alla carica di sindaco alle prossime amministrative. "Sacrifici" verrano chiesti, forse, al vecchio leone Ciro Serrapica, attuale presidente dell´Assise (la cui criniera da rossa si è progressivamente imbiancata). In questo secondo caso, Conforti o Malafronte sarebbero lo stesso contenti di un posto di presidente del Consiglio comunale, anziché occupare una poltrona nell’esecutivo amministrativo di Pompei? I due hanno sicuramente le idee chiare. La speranza è che il nuovo assetto sia di giovamento alla città. MARIO CARDONE