A cura della Redazione
Striscioni che richiamano la legalità. Foto di Falcone e Borsellino indossate come maschere. Appello alla magistratura di ripristinare la legalità a Pompei. Questa mattina, manifestazione di protesta dei commercianti pompeiani. Tenuta lo stesso anche se il sindaco D’Alessio ha fatto sapere di essere assente. Ne consegue che alla fine della sfilata per le strade del centro e nei pressi dell’area archeologica, fra lo stupore dei turisti che hanno scattato molte fotografie, e “gita” all’ormai famoso “Pioppeto”, i manifestanti sono stati ricevuti dal vice sindaco Claudio Alfano. Il proclama della categoria commerciale ha assunto chiari toni di dissenso politico perché punta dichiaratamente a rimandare a casa la maggioranza che governa, eletta con un plebiscito del 65% dei consensi ma che ora, a sentire gli stessi commercianti, ha deluso le aspettative. Per questo ristoratori, titolari di esercizi pubblici, di negozi e gli albergatori di via Roma e di via Lepanto hanno puntato al coinvolgimento della società civile nella contestazione al progetto di zona a traffico limitato con tariffa di 80 euro per i bus turistici. La crisi che morde alla gola un’intera categoria economica, che non nasconde di aver fatto in passato lauti affari, ha creato nervosismo e dissenso. I manifestanti hanno gridato allo scandalo e chiesto di sapere quale sarà il futuro del centro commerciale “La Cartiera”, dopo la sentenza definitiva del Consiglio di Stato che ne ha dichiarato lo stato d’illegalità su istanza di un altro “gigante” della stessa specie che sta nascendo a due chilometri di distanza. Nella sostanza, le richieste dei commercianti si possono così riassumere: revisione radicale della delibera d’istituzione della ztl con relativa tassa d’ingresso, ripristino dei parcheggi turistici nelle piazze Immacolata e Falcone e Borsellino, e trasparenza riguardo all’attività del Comune di Pompei prima e dopo l’apertura de "La Cartiera”, su cui D’Alessio non ha ancora relazionato ufficialmente per la comprensibile delicatezza di quella problematica che investe, al di là di ogni giudizio di merito, il futuro di centinaia di famiglie. I commercianti hanno urlato tutto il loro dissenso e chiesto col megafono se è vero che ha disatteso precise disposizioni della Prefettura di Napoli (sempre riguardo al caso “La Cartiera”). Inoltre hanno chiesto la verità sulla presunta speculazione che, secondo loro, partirà in concomitanza con l’istituzione di una barriera “fiscale” per i bus turistici. Sull’argomento Acanfora, Di Paolo, Pellì e compagni insistono su un fatto: sarebbe in corso un “piano segreto”, vale a dire trasformare un latifondo agricolo in un vasto parcheggio attrezzato per bus turistici. Bisogna anche dire che D’Alessio ha contrastato con vigore questa ipotesi che, a sentir lui, è un’insinuazione senza fondamento, rilasciando una mappa ufficiale, sottoscritta dall’ufficio tecnico del Comune, da cui si evince con chiarezza che il “pioppeto” è posto all’interno della ztl che il Comune intende circosrivere. La risposta dell’Ascom (mentre la Confesercenti si è in parte dissociata) è che D’Alessio gioca con carte truccate. Per questo motivo è stata chiamata in causa la magistratura di Torre Annunziata, affinché si faccia luce sul piano e sul presunto compromesso che punta a rilevare la proprietà del fondo una volta che andrà a regime il nuovo regolamento del traffico di Pompei. “Non siamo in via pregiudiziale contro il pagamento della tassa sui bus turistici - hanno proclamato i portavoce della manifestazione di protesta durante l’incontro nell’aula di consiglio comunale con il vicesindaco Alfano -. Siamo, al contrario, preoccupati per la crisi che investe il nostro settore - hanno chiarito -. Ecco perché chiediamo un provvedimento graduale e di riequilibrio dei flussi turistici a favore delle aree urbane svantaggiate. Il sogno degli operatori turistici di Pompei è che i 5 milioni di visitatori che arrivano ogni anno per il Santuario o gli Scavi archeologici spendano una piccola cifra a testa più alta dei 50 centesimi attuali. Il totale si dovrebbe ripartire in maniera equa creando la ricchezza popolare. Al contrario, attualmente i soldi dei turisti (e il decreto ztl dovrebbe peggiorare la situazione) finiscono nelle casse di pochissimi commercianti privilegiati che operano nel perimetro di Villa dei Misteri. MARIO CARDONE