A cura della Redazione
E stato proclamato per venerdì 15 marzo lo sciopero degli operatori ecologici della ditta Igiene Urbana. Quattro sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil ed Assotrasporti) hanno dichiarato l´applicazione dellestrema forma di lotta sindacale dal momento che lintervento dellamministrazione comunale di Pompei non è risultato utile a piegare lostinazione della società che ha in appalto il servizio di ritiro dei rifiuti. «Abbiamo tentato ogni strada praticabile, ma siamo andati a sbattere contro un muro di gomma - è quanto affermano unanimamente le rappresentanze sindacali -. Avevamo intenzione di evitare larma dello sciopero per non creare disagi allutenza. In ogni caso assicureremo i servizi essenziali (scuole, casa di cura, edifici pubblici, ecc.). A questo punto - concludono i sindacati - è auspicabile lintervento della Prefettura». Gli impegni assunti e non onorati riguardano partite economiche arretrate nei confronti dei dipendenti, che vanno dagli emolumenti fino al pagamento dei contributi. Inoltre le rate di pagamento dei prestiti personali sarebbero state trattenute dagli stipendi senza essere regolarmente girate alle banche creditrici che hanno concesso prestiti ai netturbini dietro cessione del quinto dello stipendio. Gli operatori ecologici di Pompei hanno in corso una lunga vertenza contro lIgiene Urbana, che ha lappalto del ritiro dei rifiuti solidi urbani nella città mariana. Il contratto scade a fine anno mentre restano i ritardi che riguardano gli adempimenti economici contrattuali nei confronti dei lavoratori. Un atteggiamento della ditta Igiene Urbana che non è più giustificabile e che finisce per ricadere sullutenza a cui, negli ultimi tempi, non è stato garantito un servizio minimo sufficiente. Gli stessi sindacati affermano, in un loro comunicato, che la struttura operativa non è allaltezza del compito a causa della sua inadeguatezza e della mancanza di coordinamento del personale che correrebbe un serio pericolo di infezione in assenza di cautele igienico-contrattuali. Non è stato, quindi, possibile evitare lo sciopero. Ne consegue un forte disagio per lutenza, mentre cresce ogni giorno di più lansia dei lavoratori di Igiene Urbana, preoccupati di non riavere indietro le proprie spettanze entro la scadenza del contratto di appalto.
MARIO CARDONE